GROSSETO. La candidatura di Margini ai David di Donatello ha tenuto cinefili e non, attaccati alla televisione. La sera di ieri, 10 maggio, la premiazione condotta da Carlo Conti sulla Rai ha ospitato tra la platea anche Niccolò Falsetti e il suo primo lungometraggio.
Margini era in corsa con due nomination ai David. Una per la migliore canzone originale (La Palude) e l’altra per il miglior esordio alla regia. Purtroppo, non è arrivata alcuna statuetta per il film made in Grosseto ma questo non segna certo una sconfitta.
Potremmo dire che il film, il suo David (Bardelli, del negozio Rudeness) lo ha avuto fin dagli inizi. Ma chiudendo subito la parentesi ironica si deve riconoscere a film e regista che essere arrivati dal semi-anonimato, con un’opera prima, subito alla nomination dei David di Donatello, non è certo una cosa che capita a tutti. Come non capita certo a tutti aver riscosso il successo che ha avuto la pellicola in Italia e soprattutto a Venezia.
Non c’è bisogno del premio
Insomma, il film aveva tutto quello che serviva per vincere, la statuetta avrebbe rappresentato soltanto la sua consacrazione.
Ma quante opere che non hanno trovato un premio regnano nei cuori di tutti noi? Margini non avrà vinto una statuetta, ma sicuramente ha conquistato le anime di molti.
Durante la mattina del 10, Niccolò Falsetti aveva partecipato, insieme agli altri nominati, alla cerimonia di presentazione dei David davanti al presidente della Repubblica. Alla termine della cerimonia, in diretta Rai, Sergio Mattarella gli ha stretto la mano congratulandosi con tutti i presenti. La cerimonia serale poi, è stata un’ulteriore emozione. «È stata una giornata bellissima – dice Falsetti – per noi essere lì era come aver già vinto».
Per Margini, film nato tra le sale prova musicali della Maremma e le mura di un appartamento romano, sua opera prima, ricevere due nomination è davvero una gran conquista. «Siamo andati alla cerimonia preparati – dice Falsetti – sapevamo che ricevere il David sarebbe stato quasi un miracolo. Ci confrontavamo con nomi e opere importanti, ma è stato bello e importante partecipare».
Margini è parte del cinema italiano
Falsetti, circondato da personaggi celebri nel mondo del cinema, si è diviso tra le battute e i complimenti di un mondo del cinema italiano che comunque si è “tolto il cappello” per salutarlo. «È stato un percorso emozionante, la sera abbiamo tutti scherzato – dice Falsetti – molti hanno avuto modo di collegare i volti di chi era dietro alla macchina da presa proprio nell’occasione delle premiazioni ed è stato bello accogliere i complimenti che ci hanno fatto. Ancor più bello vedere la sincerità con cui ce li hanno espressi».
Per Falsetti non finisce qui, anzi queste candidature rappresentano solo un bell’inizio di un percorso di cui le parti migliori aspettano di essere scritte. A Grosseto Falsetti mancherà per un po’ proprio perché deve ancora finire di promuovere Margini in altre località d’Italia e lavorare ad altri progetti. Chissà che non ci riservi qualche sorpresa senza farcia aspettare troppo.
Nel frattempo, Margini è uscito in dvd in blu-ray e nelle piattaforme streaming. Per chi non lo ha ancora visto, dunque, le giustificazioni scarseggiano. C’è sempre tempo per rimediare, soprattutto per un film che non ha stagioni come l’opera di Falsetti.
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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