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«Nessuna speculazione sulle rinnovabili in Maremma»

Impianti eolici, le rassicurazioni del presidente della Regione ai sindaci: massima apertura nei confronti delle rinnovabili con la geotermie e l’idroelettrico. Presto una mappa con le zone vietate alle pale
Un parco eolico (foto d'archivio)
Pale eoliche

MAGLIANO IN TOSCANA. Non ci sarà nessuna speculazione legata agli impianti eolici nel territorio di Magliano in Toscana e, più in generale, in Maremma. Lo ha sottolineato con forza il presidente della Regione Eugenio Giani, durante l’incontro con i sindaci di alcuni comuni della zona sud della provincia di Grosseto, che si è tenuto oggi, sabato 27 luglio, al centro enoturistico di Magliano in Toscana.

La rassicurazione di Giani

Ad accogliere il presidente Giani e l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Toscana Leonardo Marras, oltre al sindaco di Magliano in Toscana, Gabriele Fusini e alla giunta maglianese, il sindaco di Scansano Maria Bice Ginesi e il vicesindaco Matteo Ceriola, il sindaco di Capalbio Gianfranco Chelini, il sindaco di Manciano Mirco Morini, il sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili e il vicesindaco Serena Falsetti, il vicesindaco di Sorano Barbara Belcari e l’assessore Letizia Gagliardi, l’assessore di Orbetello Luca Teglia

«Abbiamo una massima apertura sulle energie rinnovabili – ha detto il presidente Giani – e stiamo investendo sulla geotermia e sull’idroelettrico, come dimostra il fatto che la Toscana, rispetto alla sua domanda di energia, produce già oltre il 50 per cento con le energie rinnovabili. Sull’eolico vogliamo fare una mappa di zone assolutamente intangibili e di luoghi dove, invece, possono esserci margini e per presentare e valutare progetti. La Maremma, per la sua vocazione turistica, per le caratteristiche paesaggistiche e agricole, non si presta ad ospitare impianti di pesante impatto ed è quindi un percorso che intendiamo disincentivare, ascoltando e prendendo come punto di riferimento i sindaci, che sono i portavoce della comunità».

A confermare il lavoro della Regione in questo senso anche l’assessore Marras, che ribadisce come: «Occorre una pianificazione seria per lo sviluppo delle energie rinnovabili e l’impegno della Regione va proprio in questo senso».

Fusini: «Assalti alla bellezza delle nostre terre»

Un incontro proficuo, che ha rassicurato i rappresentanti delle amministrazioni comunali presenti: «Siamo grati – dichiara il sindaco di Magliano in Toscana Gabriele Fusini – al presidente Giani e all’assessore Marras per l’incontro di oggi, per l’ascolto accordatoci e soprattutto per l’impegno preso per trovare una soluzione con cui mettere fine a questo continuo stillicidio e a questi continui assalti alla bellezza e alla vivibilità delle nostre terre».

I sindaci all’incontro con Eugenio Giani a Magliano in Toscana

«Continueremo a fare opposizione a oltranza contro le richieste di autorizzazione per la realizzazione di impianti eolici con evidente matrice speculativa sul nostro territorio. La nostra – continua Fusini – non è una posizione contraria, ovviamente, all’utilizzo delle fonti rinnovabili, ma siamo contrari alla realizzazione di impianti con un alto impatto in termini paesaggistici e di rumore, su un’area ad alta vocazione turistica. Il nostro territorio non è vocato ad ospitare questo tipo di attività, che vanno a contrastare e danneggiare non solo la qualità della vita della popolazione locale, ma anche la promozione turistica che le nostre amministrazioni, con grande impegno, portano avanti in un’ottica di sviluppo complessivo e comune».

«Le recenti richieste di autorizzazione che sono state presentate – conclude Fusini – provengo da piccole società che, viene il dubbio, non avrebbero poi i capitali per realizzare effettivamente gli impianti. C’è da temere, quindi, che l’intento di coloro che hanno avviato o stanno per avviare gli iter autorizzativi sia quello di ottenere le concessioni e rivenderle, poi, al miglior offerente. Va anche sottolineato che il risparmio energetico che si otterrebbe da questi impianti, non andrebbe certo a riempire le tasche dei nostri cittadini e dei soggetti economici del territorio, quanto quelle di qualche multinazionale, con benefici pressoché nulli per chi, in quest’area, vive, lavora e investe».

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