FOLLONICA. Sorpreso, amareggiato, dispiaciuto. Così si definisce il sindaco di Follonica, Andrea Benini, dopo le esternazioni contro il Comune che Paolo Negroni, proprietario del Riva Toscana Golf Resort & Spa, ha affidato alla pagina facebook di Toscana Golf, il 21 settembre. Rinforzate tre giorni dopo da un post sul proprio profilo Instagram, con l’invito a Benini a fornire risposte operative e propositive.
Benini non ci sta e annuncia di rivolgersi a un legale
Ma per il sindaco di Follonica, quanto scritto da Paolo Negroni non sta né in cielo né in terra. Così, carte alla mano, piuttosto arrabbiato, oltre che sorpreso e dispiaciuto, in un’ora e mezza di conferenza stampa, ribatte punto per punto alle dichiarazioni del proprietario della struttura a nord di Follonica, inaugurata appena 5 mesi fa.
E si dice pronto a rivolgersi a un legale per le «gravissime affermazioni di Negroni – spiega – nelle quali si parla di volontà politica di sindaco e amministrazione di affossare e bloccare l’investimento. Non solo, ma di farlo per favorire altri progetti. Sono parole inaccettabili sotto ogni profilo, offensive nel confronti di tecnici e amministratori che svolgono il loro lavoro con coscienza e impegno», aggiunge il sindaco, affiancato in conferenza stampa, dagli assessori Andrea Pecorini, Miriam Giorgieri e Alessandro Ricciuti.
«L’investimento di Negroni sul nostro territorio è di grande rilevanza pubblica e molto complesso, come tale è stato trattato. Ovvero come tutti gli investimenti di questa natura che negli anni sono stato fatti nel comune di Follonica, con un atteggiamento propositivo e costruttivo. Dunque è bene riaffermare la verità, difendo la mia dignità, la mia serietà e quella degli uffici.
Ci sono regole e prerogative tecnico-amministrative, non le pressioni della politica, che a differenza di quanto afferma Negroni, cerca di supportare investimenti. A dire il vero, se avesse seguito l’iter autorizzativo che gli era stato suggerito anche dalla Regione, alcuni aspetti sarebbero stati già definiti. Se il Riva Toscana non ha ancora visto il completamento del plesso servizi, la responsabilità non è certo del Comune di Follonica, della Giunta o mia», dice Benini.
Dove nasce l’inghippo del deposito macchinari e dei 55 nuovi posti letto
Il casus belli è rappresentato dalla richiesta di autorizzazione per il cosiddetto “plesso servizi”, il deposito per le attrezzature a servizio del campo da Golf, e per 55 nuovi posti letto, in aggiunta ai 65 esistenti per ospitare gli atleti in occasione delle competizioni internazionali. Autorizzazione negata dal Comune, secondo quanto afferma Paolo Negroni.
E qui Benini entra negli aspetti più squisitamente tecnici che hanno come riferimento la normativa regionale e gli strumenti di pianificazione urbanistica del comune.
«Nonostante le richieste fatte dalla Regione Toscana e le sollecitazioni scritte anche da parte mia – spiega Benini – la proprietà non ha mai prodotto la documentazione indispensabile per chiudere la variante urbanistica, avviata dal Comune a giugno 2021. Non avendo approvato la variante, le richieste di ampliamento devono obbligatoriamente far riferimento alle attuali norme del regolamento urbanistico, ma quelle presentate non le rispettavano.
Per questo motivo Paolo Negroni ha ricevuto il diniego all’ampliamento. Nessuna scelta politica e nessun lampante intento di ostacolare in tutti i modi l’iniziativa imprenditoriale, come affermato da lui affermato. Piuttosto, un semplice e cristallino rispetto delle norme urbanistiche», aggiunge il sindaco, specificando che è la terza volta che viene dato il diniego al permesso per costruire il plesso servizi.
Richieste in conflitto con il regolamento urbanistico di Follonica
Di fatto, l’ultimo permesso richiesto era per un ampliamento dello spazio, che la normativa indica in una superficie massima di 150 metri coperti e 350 metri all’aperto, senza prevedere il recupero dei volumi già esistenti. Una richiesta che va in conflitto con il Regolamento urbanistico di Follonica. «Il permesso a costruire di Riva Toscana – spiega Benini – è stato presentato più volte identico a se stesso, non conforme alle norme attuali e per questo rifiutato.
Inoltre, i tecnici di Negroni non hanno mai portato avanti le pratiche per richiedere la variante che, invece, avrebbe potuto essere di aiuto al loro progetto. Hanno invece presentato la stessa richiesta, impossibile da accettare, ignorando le norme urbanistiche vigenti. Con la variante, avviata con delibera di Consiglio a giugno 2021, avrebbero ottenuto quanto richiesto ma hanno preferito insistere su quella che sembrava essere una scorciatoia che non ha portato da nessuna parte».
La questione politica
Oltre alla componente normativa c’è poi una questione politica. «Per Follonica – spiega il sindaco – la Giunta comunale ha sempre sostenuto un piano che punta al minor consumo possibile di nuovo suolo e sulla scommessa della rigenerazione urbana, sia per quanto riguarda il privato sia per quanto riguarda il pubblico».
«Ben vengano le nuove realtà imprenditoriali che portano posti di lavoro e ampliano l’offerta turistica della nostra città. Siamo felici di veder crescere Follonica e per questo abbiamo fatto molti incontri, sia con la proprietà che con la Regione Toscana. Non possiamo però chiudere gli occhi di fronte a progetti che non rispettano le normative.
La politica si ferma dove inizia il lavoro degli uffici tecnici. La gran parte dei ricorsi presentati nel corso del tempo hanno avuto esito favorevole per il Comune, a conferma del buon operato degli uffici. Anche in questo caso, sono certo che il lavoro portato avanti sia stato fatto in modo eccellente», conclude Benini.
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Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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