GROSSETO. Un’organizzazione criminale, con base nel Cosentino, ma con ramificazioni in Germania, in particolare a Stoccarda, dove la ‘ndrina dei Greco di Cariati – proiezione del locale di Cirò Marina – avrebbe agito riproducendo stretti vincoli territoriali, simili a quelli adottati in Italia, attraverso il ricorso a metodi violenti per imporre l’acquisto di prodotti ortofrutticoli provenienti dalla Calabria agli imprenditori italiani presenti in territorio tedesco.
Il filo della ‘ndragheta tra la Calabria e la Germania
È quella smantellata, alle prime ore del mattino di martedì 1° aprile, con la maxi operazione “Boreas”, svolta in diverse province italiane e in Germania dalla Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo (Sisco) di Catanzaro e dalla squadra mobile con il coordinamento del servizio centrale operativo della direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, il supporto delle squadre mobili di Cosenza, Modena, Parma, Ferrara e Grosseto e delle S.I.S.C.O. di Bologna e Firenze.
Il provvedimento scaturisce da un’ampia attività di indagine diretta dalla Dda di Catanzaro, condotta dagli investigatori della Polizia di Stato, Squadra Mobile, SISCO di Catanzaro e Servizio centrale Operativo, che si è sviluppata attraverso investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, nonché riscontri e servizi dinamici sul territorio, e che, dal momento che arrivavano in Germania, si è avvalsa della cooperazione giudiziaria internazionale con la Germania, mediante la costituzione di una Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team), tra la Procura della Repubblica di Catanzaro e gli uffici investigativi della Polizia di Stato, con la Procura di Stoccarda e la Polizia tedesca, con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e il coordinamento di Eurojust.
Venti le persone finite nei guai: 13 sono quelle finite in carcere, sette sono invece agli arresti domiciliari. Tra le tredici persone portate in carcere, c’è anche quella arrestata nel Grossetano dagli uomini della squadra mobile della questura. In venti quindi sono indagati a vario titolo, di associazione di tipo ‘ndranghetistico, estorsione, consumata e tentata, trasferimento fraudolento di valori, false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, in concorso, tutti con l’aggravante mafiosa.
Coinvolti anche diversi professionisti
In particolare, gli approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare la presenza sul territorio di Cariati, nel Cosentino, di un’organizzazione criminale di tipo ‘ndranghetistico e di ricostruire i ruoli degli associati, le attività illecite commesse e i relativi settori.
A carico degli indagati sono emerse, inoltre, ipotesi di reati contro il patrimonio, tra cui danneggiamenti propedeutici alle attività estorsive ed estorsioni, commesse anche in territorio tedesco, nonché condotte illecite da parte di professionisti, tra cui avvocati e commercialisti, attivi sul territorio di Cariati relativamente ai reati di intestazione fittizia di beni, illecita concorrenza con minaccia o violenza, e falso, tutti con l’aggravante mafiosa.
Le cosche sulle attività delle quali l’operazione ha fatto luce sono, in particolare, quella dei Greco di Cariati (Cosenza) e dei Farao-Marincola di Cirò Marina (Crotone).
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