GROSSETO. Sono positivi i primi riscontri in merito ai controlli del Nas, il Nucleo antisofisticazioni e sanità dei carabinieri, negli studi dei medici di famiglia.
La campagna, disposta a livello nazionale, ha coinvolto anche la provincia di Grosseto: da inizio febbraio i carabinieri hanno controllato gli ambulatori per verificare l’orario di lavoro effettivo dei medici di famiglia, lo stato di conservazione dei farmaci destinati ai pazienti e l’idoneità degli ambienti sanitari.
Verifiche a tappeto disposte dal comando centrale dell’Arma per tutelare la salute della cittadinanza, ma anche gli stessi professionisti che rispettano ogni giorno le regole.
E il riscontro offre un quadro decisamente positivo.
Pasqualini: «Rispetto delle regole, grande soddisfazione»
«I primi dati – spiega la presidente dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Grosseto, Paola Pasqualini – mostrano una medicina generale fortemente aderente alle regole».
«Questo risultato conferma l’impegno e la professionalità dei medici di famiglia, una categoria che troppo spesso non viene valorizzata per quello che merita. Il lavoro di questi professionisti è fondamentale per la salute pubblica: sono proprio loro, infatti, ad avere un contatto diretto e costante con la popolazione, a formulare le prime diagnosi e, in caso di necessità, a indirizzare i pazienti dagli specialisti».
«Ma non solo. Il ruolo dei medici di famiglia è anche sociale, un aspetto che troppo spesso viene ingiustamente dimenticato. Il nostro Ordine ha il dovere di tutelare la categoria e di sottolinearne le peculiarità. E i risultati dei controlli confermano e rafforzano il messaggio che vogliamo trasferire ai cittadini».
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