GROSSETO. Metti una sera d’estate. Metti un gruppo di musicisti come I dirotta su Cupi, capaci di far emozionare e ballare grandi e piccini, un angolo della città in pieno centro storico come piazza Martiri d’Istia e quattro locali, il Movida, l’Archetto, la Wineria e la Controbottega che uniscono le forze per animare un’afosissima serata d’estate. Metti poi che a qualcuno quella musica dia fastidio e che, a mezzanotte o poco più, chieda l’intervento della polizia municipale.
Gli agenti, dopo aver interrotto il concerto anzitempo, sono dovuti tornare al comando con un niente di fatto, perché i permessi per la serata erano in regola. Un caso, questo, diverso da quello successo in uno stabilimento balneare a Marina di Grosseto, dove c’era un dj a mettere i dischi a una festa di compleanno privata ma non erano stati chiesti i permessi.
Guerra a suon di decibel
Se da una parte è una questione di decibel, quello che è successo martedì 5 luglio, racconta ancora una volta la contrapposizione tra chi vorrebbe vivere in un centro storico, se non vivace almeno vivo, e chi invece cerca la quiete della campagna a due passi dal Duomo.
Il furgone della polizia municipale è arrivato in piazza Martiri d’Istia intorno a mezzanotte e venti. I dirotta su Cupi avevano appena finito la loro esibizione e i musicisti si stavano prestando a esaudir le richieste di bis e a improvvisare duetti e abbozzare canzoni fuori dalla loro scaletta. In piazza c’erano famiglie e bambini che ballavano. Quando gli agenti sono scesi e si sono avvicinati, la musica si è spenta come l’umore di chi stava partecipando alla serata.
Controllati i documenti e le autorizzazioni, quando gli agenti si sono allontanati, i musicisti avrebbero potuto riprendere a suonare, fino all’una. Ma ormai, la voglia era passata a tutti. La pattuglia era stata chiamata da alcuni residenti che reclamavano, a mezzanotte, il loro diritto a dormire in pace. Ma anche i titolari delle attività che avevano organizzato la serata avevano il diritto di far suonare i musicisti fino all’una.
È una polemica vecchia quella tra chi cerca il silenzio e chi invece, almeno in estate, vuole passare qualche ora fuori. Una polemica che si combatte a suon di decibel, unico parametro che potrebbe essere utilizzato per stabilire chi, in questa diatriba, abbia ragione o torto.
Le regole sul rumore
Il Comune di Grosseto si è dotato da tempo di uno strumento che può anche essere scaricato da Internet e letto: il regolamento sul rumore, entrato in vigore il 22 giugno 2022. Testo che è stato scritto ovviamente partendo da quello che dice la legge, sia a livello nazionale che regionale. E che non possono essere derogate.
Il centro storico è suddiviso in due zone, quella del Cassero e quella della Cavallerizza. E le regole che qui valgono sono le seguenti:
- uno stesso edificio di civile abitazione non potrà essere interessato dalle immissioni sonore di più di 20 manifestazioni;
- l’orario di termine delle manifestazioni, indicato per ciascuna area, è comprensivo dello smontaggio degli allestimenti e del deflusso delle persone;
- per un massimo di un evento al mese per ciascuna area, qualora la manifestazione sia caratterizzata dalla rinuncia alla somministrazione di prodotti alcolici nell’intervallo compreso tra un’ora prima dell’inizio ed un’ora dopo il termine della stessa, l’orario di termine della manifestazione può essere prorogato di 30 minuti. Tale previsione è valida esclusivamente per manifestazioni organizzate da titolari di attività di vendita alcolici;
- alla richiesta di autorizzazione per lo svolgimento della manifestazione, da presentare secondo l’apposito modulo, dovrà essere allegata una planimetria aggiornata, con l’indicazione degli edifici di civile abitazione interessati dal contributo del rumore prodotto dalla manifestazione e la localizzazione delle sorgenti. Per le autorizzazioni successive, l’organizzazione dovrà dichiarare (ai sensi del D.P.R. 445/2000) che la manifestazione si svolgerà secondo le medesime modalità di quella precedentemente autorizzata;
- per qualunque manifestazione/evento che non rispetti le suddette prescrizioni dovrà essere presentata apposita documentazione previsionale di impatto acustico ai sensi dell’art. 11 del regolamento comunale per la disciplina delle attività rumorose ovvero richiesta di deroga ai sensi del capo 3 del citato Regolamento.
Nella zona 1, quella denominata Cassero, il limite di decibel è 85 dalle 10 del mattino all’1 di notte, mentre alla Cavallerizza, i limiti, che devono essere intesi come livelli medi
sul periodo di riferimento sono di 61 decibel dalle 10 alle 22 51, solo sabati e prefestivi dalle 22 all’una e dalle 22 a mezzanotte la domenica, il giovedì e il venerdì dei mesi di luglio e agosto.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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