Musei in Maremma: Pitigliano e Sorano meglio dei grossetani | MaremmaOggi Skip to content

Musei in Maremma: Pitigliano e Sorano meglio dei grossetani

Dal tufo emerge una stella e brilla più di tutte le altre. I numeri premiano la zona dell’entroterra etrusco, molte le visite anche nei siti più vicini alla costa
Pitigliano e La piccola Gerusalemme
Pitigliano e “La piccola Gerusalemme”

GROSSETO. La cultura, in Maremma non è un aspetto marginale. A dirlo sono i numeri. Nel “Rapporto Musei 2022” stilato dalla Regione, dopo l’anno nero della pandemia (2020), sono molti i siti archeologici e museali del territorio che hanno conosciuto una seria ripresa.

In Toscana si è passati da un -73% del 2020 a un +38,5% del 2021, con ottimi auspici per quelli che saranno i dati definitivi (in arrivo) dell’anno 2022.

In provincia di Grosseto attualmente risultano aperti 60 musei su 69 totali ed è Pitigliano a “fare la voce grossa”. Il Museo di cultura ebraica “La piccola Gerusalemme” in particolare. Nel 2021 ha accolto oltre 23mila visitatori. Anche nel 2020 le cifre erano state superiori a tutti gli altri musei della provincia.

Musei totali e aperti per provincia - anno 2022
Musei totali e aperti per provincia – anno 2022 (fonte: Rapporto musei 2022)

Il secondo posto spetta al Parco archeologico “Città del tufo” della vicina Sorano, con 16.500 visitatori nello stesso anno. Terzo posto per la Torre del candeliere a Massa Marittima, che segue con 16.283.

Nel quarto e quinto posto per numero di visite ci sono l’area archeologica di Roselle e il Polo espositivo Clarisse Arte a Grosseto. La prima ha visto staccare oltre 13mila biglietti, la seconda pochi di meno.

La piccola Gerusalemme

Il museo di cultura ebraica a Pitigliano è gestito dall’Associazione “La Piccola Gerusalemme”. La presidente è Elena Servi, la memoria storica della comunità ebraica locale.

Claudia Elmi, curatrice del museo ebraico, lo descrive come un vero punto di incontro di culture e Paesi diversi.

«Abbiamo visitatori da tutte le parti del mondo – racconta – come dimostra la parola “biglietteria” scritta in numerose lingue, giapponese compreso. Il turismo si è diversificato nel corso degli anni. Credo che uno dei punti di forza sia il fatto di non avere praticamente mai chiuso. Raramente facciamo giorni con zero visite, anche nei periodi di più bassa stagione e lavoriamo molto con le scuole».

Le guide e i visitatori possono fare affidamento su curatrici conosciute e affidabili. C’è anche chi ritorna dopo la prima visita fatta 10 anni prima, trovando la stessa disponibilità che l’aveva conquistato.

«La sinagoga è stata ricostruita a partire dal 95 – ricorda Elmi – la comunità ebraica non era più molto attiva e c’era il rischio di perdere tutto questo tesoro. Fu soprattutto grazie all’amministrazione Brozzi che è stato possibile inaugurare la sinagoga restaurata e riportare alla luce gli ambienti tipici della comunità ebraica, come il forno e gli altri locali scavati nel tufo. C’è una Pitigliano ebraica sotterranea veramente unica».

Così la memoria ebraica di Pitigliano è stata recuperata e mostrata al monto intero. Più di cinque secoli di vicinanza tra le varie culture sono stati riportati alla luce.

«Molti dei nostri visitatori arrivano proprio con la volontà di vedere “La piccola Gerusalemme” – precisa Elmi – L’associazione, creata dopo il restauro da Elena Servi e dal figlio, è aperta anche ai non ebrei. Ed è il vero valore aggiunto che dà visibilità e anima a ogni luogo. Con l’organizzazione di eventi, concerti, presentazione di libri, mostre fotografiche e celebrazioni ha ridato vita a un intro mondo. Chi arriva qui – conclude – si immerge in quella che è la sostanza dell’ebraismo, nella storia della comunità e nella sua cultura».

Il musei che sono cresciuti di più

In termini percentuali, dal 2020 al 2021, uno dei musei che hanno avuto una variazione di visite maggiore è stato il Museo archeologico “Giovannello Camporeale” di Massa Marittima. È passato dai 259 biglietti staccati nel 2020 ai 2.091 nel 2021.

Ottimo andamento anche per il Museo d’arte e cultura orientale di Arcidosso (+465%), il Centro documentazione del territorio Riccardo Francovich di Scarlino (+523%) e la villa romana di Giannutri (+355%). Stratosferica la crescita del Museo archeologico della vite e del vino a Scansano: dai 15 visitatori del 2020, è passato ai 187 del 2021. Un +1146,7%

E quelli che sono cresciuti di meno

Certo i numeri non eguagliano le cifre pre-covid del 2019, ma i segnali per il territorio sono confortanti.

Gli unici in controtendenza sono il Museo di storia naturale della Maremma (Grosseto), che tra il 2020 e il 2021 ha contato un calo di visite del 17%, la Pinacoteca civica di Follonica (- 29%), il museo nella fortezza Orsini di Sorano (-7,6%) e il Magma di Follonica (- 9,3%). Il calo di visite supera di poco il 19% al Forte Stella (Monte Argentario) e al Centro di documentazione degli etruschi Rocca di Frassinello (Gavorrano).

Il Museo di storia naturale di Grosseto
Il Museo di storia naturale di Grosseto

Come altri settori, anche la cultura e in particolare i musei, puntano molto sul Pnrr per la loro ulteriore rinascita. Come dal Rapporto, gli interventi congiunti delle politiche europee e nazionali, del Pnrr e regionali, toccheranno tutte le strutture del territorio. I contributi premieranno la qualità, seguendo metodologie “performance based”.

Per cui il finanziamento sarà preceduto da una valutazione delle performances e delle progettualità che le strutture sono in grado, di esprimere. Ogni museo o parco archeologico che sia, dovrà impegnarsi a essere sempre più vicino al visitatore, parte integrante del successo stesso della struttura.

Autore

  • Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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