MASSA MARITTIMA. Se n’è andato a 60 anni, con accanto la famiglia, la moglie Daniela, i 2 figli.
Roberto Montauti è morto domenica 1 settembre, al termine di una malattia che aveva scoperto alcuni mesi fa.
Stimato odontoiatra e dentista, si era laureato a Siena nel 1988. Iscritto all’ordine dal 1989, aveva lo studio in città a Massa Marittima. Era anche professore all’università di Firenze.
Lascia un grande vuoto in città. Membro del Rotary club, tifosissimo della Juventus, appassionato di mountain bike, legato al terziere di Cittavvecchia, era persona stimata da tutti.
Questa mattina, lunedì 2 settembre, è in programma una benedizione in forma privata, per volontà della famiglia non saranno fatti i funerali.
I ricordi degli amici
Sono decine e decine i ricordi scritti dagli amici.
Questo scrive Leo Muzzi, collega senese che con lui ha condiviso molte attività professionali.
«Questo non me lo dovevi fare! Dopo tutto quello che abbiamo condiviso, che abbiamo vissuto, pensato e realizzato insieme lasciarmi da solo non è carino».
«Sono profondamente convinto che un uomo abbia tanti conoscenti ma solo pochi amici, quelli che sanno tutto di te e tu sai tutto di loro, con cui hai riso, hai mangiato, bevuto, anche pianto! Quelli che ci sono anche se non ci sono, che ti chiamano quando hai bisogno anche se te non glielo hai detto che hai bisogno, quelli che ti convincono che la vita è sempre un bicchiere mezzo pieno (di buon vino), quelli con cui hai riso a crepapelle senza sapere di cosa stavi ridendo, quelli che tutti i mercoledì e venerdì degli ultimi 15 anni alle 8.10 ti chiamava per sapere come stavi…Tu eri quello»,
«Quello che ho imparato da te non ha prezzo, non solo come professionista, ma soprattutto come uomo e amico».
«Ruberó la frase di un altro “Non si piange per ciò che non è più ma si sorride per tutto ciò che è stato”. Io ci provo ma non garantisco. Addio amico mio».
Il Rotary, la presidente Montemaggi: «Una persona meravigliosa»
Anna Montemaggi, presidente del Rotary di Massa Marittima, e amica personale di Roberto, lo ricorda con grande affetto.
«Roberto era prima di tutto una persona seria, educata e rispettosa. Una persona meravigliosa e riservata, ma anche molto amichevole. Sempre preoccupato per le persone a cui voleva bene. Era affettuoso. Lascia un grandissimo vuoto».
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