Mozione sul Natale «fascista». E l'opposizione esce dall'aula | MaremmaOggi Skip to content

Mozione sul Natale «fascista». E l’opposizione esce dall’aula

L’opposizione presenta una mozione sul Natale, l’assessore Borghi la strappa in aula definendola “atto fascista”. I consiglieri escono e scrivono alla prefetta
Il municipio di Gavorrano
Il municipio di Gavorrano

GAVORRANO. La mozione dell’opposizione sul… Natale fa scoppiare il caos in consiglio comunale a Gavorrano. Eppure a Natale si dovrebbe essere tutti più buoni.

Tutto è nato da una mozione, presentata dall’opposizione con Giacomo Signori, sul rispetto della festa del Natale. Mozione nata, evidentemente, da alcuni recenti polemiche sull’intenzione di cambiare nome alla festa per non urtare la sensibilità dei non cattolici, o comunque dei professanti altra religione.

A replicare a Signori è stato l’assessore Massimo Borghi.

La mozione strappata, l’opposizione esce dall’aula

Così racconta l’episodio Andrea Maule, capogruppo di opposizione.

«A conclusione del suo intervento, l’assessore Borghi si è rivolto al nostro gruppo consiliare affermando che con la presentazione della nostra mozione avevamo portato in consiglio un “atto fascista”, ed affermando ciò strappava, in modo provocatorio, la mozione davanti all’incredulità generale. Secca e ferma la replica del consigliere Giacomo Signori, il quale è tornato sui contenuti tecnici della mozione».

«Altrettanto secca e ferma la mia replica: ho diffidato l’assessore Borghi a continuare a rivolgersi al gruppo di minoranza utilizzando il termine “fascisti”. Ho poi esortato il sindaco a svolgere con maggior attenzione e rigore il proprio ruolo, quale presidente del consiglio comunale. Inaccettabile, a nostro dire, che il sindaco consenta l’uso di certe affermazioni da parte dei propri assessori».

«Da qui ne è nata una bagarre, con l’assessore Borghi ancora una volta preso da eccesso di bile che ha iniziato ad inveire ed urlare nonostante nessuno gli avesse concesso il diritto di parlare. Non potendo in alcun modo tollerare l’accusa di fascismo e la grave mancanza di rispetto appena subita, i nostri quattro consiglieri comunali hanno abbandonato la sala consiliare prima che il consiglio fosse concluso».

L’opposizione informa la prefetta del caso

«Data la gravita dell’episodio, e quindi l’essersi sentiti accusare di aver presentato in consiglio un “atto fascista”, il gruppo consiliare ha deciso di informare immediatamente la prefetta su quanto accaduto».

«Siamo certi che gli organi competenti valuteranno se nell’assise comunale sia accaduto qualcosa di contra legem. A noi non resta altro che prendere atto di quanto accaduto oggi, constatando l’oggettiva impossibilità di avere un ruolo costruttivo all’interno del consiglio comunale di Gavorrano. Ci aspettiamo una chiara presa di posizione del sindaco, la quale è chiamata a dimostrare di non essere tenuta in scacco dall’inopportuno assessore Borghi».

La maggioranza: «Solo un prestesto per uscire»

«Ancora una volta – scrivono i Progressisti uniti, maggioranza a Gavorrano – l’opposizione al Comune di Gavorrano, dimostra la pochezza degli argomenti che la distingue. In occasione del consiglio comunale odierno prendendo a pretesto una normalissima discussione tra pensieri opposti con un consigliere di maggioranza, a riguardo della mozione sulle radici cristiane dell’Europa da loro presentata e non avendo temi di supporto per rispondere hanno utilizzato un pretesto senza fondamento per creare confusione e di conseguenza per abbandonare l’aula».

«Hanno dimostrato ancora una volta la volontà di strumentalizzare l’assise comunale come palcoscenico, arrancando proposte che non hanno alcuna attinenza e sono, anzi, totalmente estranee alle competenze delegate al consiglio comunale».

«Fino a quel momento il consiglio comunale era filato abbastanza liscio ed erano stati approvati tre punti all’unanimità: il regolamento per l’istituzione e la gestione delle colonie feline, la mozione unitaria per l’adesione alla banca nazionale del registro pubblico del Contrassegno unificato disabili nonché l’elezione dei componenti del consiglio comunale nel Coordinamento Gavorrano solidale».

La senatrice Petrucci: «Vergognoso»

Simona Petrucci, senatrice di Fratelli d’Italia, interviene su quanto accaduto durante la seduta del consiglio comunale di Gavorrano.

«Quanto accaduto è altamente offensivo nei confronti dell’istituzione, dei consiglieri di opposizione e dei cittadini. Con la sua sceneggiata scomposta e irriguardosa, Massimo Borghi ha dimostrato di non tenere in nessun conto il processo democratico di cui il consiglio comunale stesso è espressione. Toni e gesti inaccettabili, dunque, che meritano il biasimo di tutta la comunità politica».

«Con questa azione, che mi auguro possa trovare unanime censura, il membro della giunta di Gavorrano ha dato prova di intolleranza e mancanza di rispetto verso rappresentanti democraticamente eletti dai suoi stessi concittadini. Lo trovo aberrante e vergognoso».

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