VITERBO. Imbottiti di farmaci, costretti a cenare alle 17.30, lasciati a letto senza cibo né acqua. È orrore che si aggiunge a orrore quello che emerge dall’inchiesta su Villa Elena, la casa di riposo di Latera dove sei operatori socio-sanitari sono stati raggiunti da altrettante ordinanze di custodia cautelare.
Tre, tra i quali anche il 23enne pitiglianese Carmine Battiloro sono in carcere, con l’accusa di maltrattamenti agli anziani ospiti.
Dodici morti sospette
Le indagini della procura di Viterbo, coordinate dal pm Flavio Serracchiani, hanno acceso i fari sulla struttura già nel 2023, quando un ospite fu portato all’ospedale Belcolle dai suoi familiari. Dall’ospedale fu dimesso con la diagnosi di disidratazione e malnutrizione. Aveva 95 anni, poco dopo l’anziano morì nella casa di riposo.
E di anziani malnutriti, lasciati senza acqua e liquidi, imbottiti di sonniferi, in modo che dormissero per giorni interi. Lasciati con i pannoloni sporchi, senza essere né cambiati né lavati.
Gli ex operatori socio sanitari che lavoravano nella struttura hanno raccontato tutto questo orrore ai carabinieri, che ora stanno indagando anche sulle 12 morti sospette.
Ventuno le persone offese fino a ora individuate, sette delle quali morte. Anziani nati tra il 1927 e il 1950.
Gli aperitivi e le cene con il cibo portato dai parenti
Mentre gli anziani venivano messi a letto e fatti mangiare alle 17.30, il personale che è finito sotto inchiesta si sarebbe ritagliato il tempo per organizzare aperitivi, per consumare il cibo portato dai parenti agli ospiti della struttura, per giocare e fumare.
Gli anziani, quelli che avevano difficoltà a deglutire, sarebbero stati lasciati senza cibo: nessuno li avrebbe imboccati. Chi arrivava nella struttura, seppur autosufficiente e senza particolari problemi di salute, dopo una settimana dal ricovero, avrebbero avuto un tracollo fisico e mentale causato proprio dalle condizioni nelle quali venivano tenuti.
Tre operatori in carcere, tre sospesi
Carmine Battiloro, Marinela Ciasar e Mirko Tosi sono in carcere: il pitiglianese e il suo collega a Mammagialla, la donna a Civitavecchia. Tommaso Curio, Eugenia Monelli e Domenico Renzetti sono invece stati sospesi dal lavoro. Accusati di maltrattamenti e, in un caso, di violenza sessuale contestata al solo Tosi.
Dettagli raccapriccianti, quelli che sono contenuti nelle oltre 260 pagine di ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip Savina Poli. Vittima degli abusi, una donna di 85 anni deceduta lo scorso novembre.
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