GROSSETO. Una morte assurda. Una morte che forse poteva essere evitata. Una morte che ha spalancato un abisso di dolore nella famiglia di Felicita Ciufo, la quarantanovenne rimasta intrappolata nella sua auto finita in un affluente del canale San Rocco.
Annegata nell’affluente del canale
Quando la sua auto, una Ford Ka, è finita nell’affluente del canale San Rocco, la donna probabilmente ha sbattuto la testa e ha perso i sensi. Il medico legale che ha fatto la ricognizione cadaverica, ha infatti accertato che Felicita sarebbe morta per annegamento. La sostituta procuratrice Valeria Lazzarini non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia, ma ha concesso il nullaosta alla sepoltura e non alla cremazione.
I familiari di Felicita si sono rivolti all’avvocata Sabrina Pollini, che depositerà un esposto in procura. Quello che il fratello della donna e i suoi genitori, costretti a sopravvivere al dolore innaturale della perdita della loro figlia, vorrebbero che venisse accertato è se quella ringhiera che la donna ha sfondato con la sua utilitaria fosse o meno a norma.
La ringhiera non ha retto all’urto
Verosimilmente, l’incidente è successo dopo le 22 di giovedì 10 febbraio. Fino a quell’ora Felicita aveva risposto alle telefonate ricevute. Poi però il suo telefono era risultato spento, e i suoi familiari si erano subito messi a cercarla. Dopo il corso di teatro, la quarantanovenne aveva preso la strada verso Marina di Grosseto. Era subito risultato strano che la donna non fosse tornata a casa, dove ad aspettarla c’era suo figlio.
Nessuno, dalle 22 del giovedì a dopo le 19 del giorno successivo si era però accorto di quell’utilitaria finita nel fosso. Il passaggio della Ka era stata ripresa dalla telecamera di videosorveglianza del Comune, installata sulla strada delle Collacchie all’altezza delle Strillaie.
Felicita potrebbe essere stata colta da malore, per finire contro la ringhiera e precipitare giù nell’affluente. Quello che è certo però, è che la recinzione non ha retto l’urto dell’auto della donna che verosimilmente non stava viaggiando a folle velocità.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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