GROSSETO. Uno striscione per ricordare Auro, tanti cuori rossi per farle arrivare tutto l’amore di cui sono capaci i ragazzi. Studenti dell’Iti Manetti-Porciatti, la scuola frequentata da Aurora Bellini, la diciannovenne morta sul traghetto che da Napoli avrebbe raggiunto Palermo per l’annuale gita scolastica.
Una giornata, quella di mercoledì 19 marzo, che è cominciata con il ricordo della ragazza sulla ringhiera della Cittadella. Domani, giovedì 20 marzo, sarà invece fatta l’autopsia sulla salma della ragazza all’ospedale di Nocera Inferiore (Salerno) disposta dalla procura di Torre Annunziata. Il pm che sta coordinando le indagini della guardia costiera ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti.
Un atto dovuto, quello della procura, per poter procedere con l’autopsia: il pm ha anche disposto l’esame tossicologico, di prassi in casi come questo. La prima ipotesi formulata è quella che ad uccidere Aurora sia stato un infarto. Tra i farmaci che la ragazza aveva al seguito e che sono stati sequestrati ci sarebbero stati solo i medicinali che normalmente vengono portati in viaggio, come asprina e qualche antinfiammatorio.
Tra gli effetti personali messi sotto sequestro dagli investigatori, anche il cellulare della giovane per poter ricostruire nel modo più meticoloso possibile le ultime ore della ragazza.
S’indaga per omicidio colposo
32 studenti e quattro insegnanti: è questa la comitiva partita per la gita scolastica a Palermo, dove i ragazzi dell’Iti avrebbero fatto un percorso nei luoghi della legalità, insieme agli insegnanti.
Dopo la cena, i ragazzi si sono dati appuntamento nella discoteca della nave. Una consuetudine, quella di mettere un po’ di musica sul traghetto che compie la tratta Napoli-Palermo.
Quando è arrivato il momento di andare a dormire, Aurora è entrata in cabina e lì si è sentita male. La sua compagna ha chiamato subito una delle insegnanti che ha dato l’allarme: è arrivato il medico di bordo che ha capito subito la gravità della situazione. La nave si è fermata e su ordine del comandante, dopo aver allertato la capitaneria di porto, ha invertito la rotta. C’era mare mosso.
Sono arrivati i militari della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia che, guidati dal comandante Andrea Pellegrino, sono intervenuti già nella notte a bordo del traghetto. Dopo i vani tentativi di rianimazione, la diciannovenne è morta prima dell’approdo al porto di Sorrento. La salma è a disposizione della Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Giuliana Moccia) che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento contro ignoti.
La perquisizione al porto
Arrivato al porto di Palermo con tre ore di ritardo, dal traghetto sono stati fatti scendere tutti i viaggiatori. I compagni di Aurora e gli insegnanti sono rimasti a bordo, dove i militari della guardia costiera hanno fatto un’accurata perquisizione e hanno raccolto le loro testimonianze per ricostruire la tragedia.
Sotto choc, con gli occhi pieni di lacrime e un dolore insopportabile da gestire. La scolaresca non è mai scesa dal traghetto, aspettando il momento di tornare a casa. La nave è ripartita da Palermo nella serata di martedì 18 marzo ed è arrivata a Napoli la mattina successiva. Gli studenti e gli insegnanti sono arrivati in città nel primo pomeriggio. Sull’autobus c’era un posto vuoto, quello lasciato da Aurora. Un posto che non potrà mai più essere occupato da nessun altro.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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