CAPALBIO. Lago di Burano in emergenza per la moria di pesci. Un fenomeno simile, anche se neppure paragonabile, a quanto avvenuto nella laguna di Orbetello. Ne dà notizia il Comune, dopo aver messo in moto la macchina per risolvere il problema.
«Nel comune di Capalbio si è prodotta un’emergenza ambientale sulla quale il Comune è tempestivamente intervenuto aprendo il centro operativo in data 7 agosto 2024, a seguito di una prima nota informativa da parte del Wwf – Lago di Burano (che gestisce l’oasi, ndr). Da quel momento, nel culmine della stagione turistica, il Comune ha messo in moto la macchina organizzativa per fronteggiare l’evento, coinvolgendo Prefettura, Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Arpat, Consorzio di Bonifica, Wwf, Racchetta e Sacra».
«Nel giro di 48 ore, si è prodotta una moria per anossia di pesci, esemplari adulti di cefalo, concentrati nel tratto terminale del canale delle basse. In quel momento l’amministrazione comunale ha voluto verificare in prima persona lo stato di salute del lago facendosi accompagnare dal Wwf per accertare le aree di sofferenza del lago, le foto satellitari e l’ispezione rendevano chiaro come il lago avesse più aree distrofiche».
«L’amministrazione comunale in quel momento era di fronte ad un’emergenza limitata a quel canale e con effetti ancora gestibili, così gli interventi messi in campo dal comune con Consorzio di Bonifica Wwf e Sacra, erano nell’immediatezza apparsi risolutivi».
Lago di Burano, dal 14 sera l’emergenza è aumentata
«Dal 14 sera gli eventi hanno avuto proporzioni preoccupanti che hanno visto i soggetti di cui sopra impegnati in una vera e propria emergenza ambientale. Di seguito il 15 agosto, il Wwf ha dato notizia al Servizio Veterinario dell’Asl dello stato di fatto e della moria di pesci per anossia che, una volta raccolto, sarà smaltito attraverso ditta autorizzata.
Al momento sono stati raccolti circa 20 quintali di pesci morti.
«L’emergenza attualmente si sviluppa nel canale scaricatore della bassa e in due aree del lago, di fronte al canale e di fronte alla torre di Burano, preoccupa inoltre l’estesa area distrofica nella parte del lago prospicente l’idrovora di ponente. La risoluzione dell’emergenza prima di tutto. L’amministrazione e il complesso degli enti pubblici insieme con le associazioni ambientali e la società Sacra lavorano e lavoreranno senza sosta per la risoluzione delle problematiche».
Un’area di eccezionale pregio ambientale
Il lago di Burano è un lago privato di proprietà della società Sacra dal 1922.
Nel 1968 è stato incluso insieme all’area circostante in una riserva naturale dello Stato su richiesta della stessa proprietà ed è gestito dal Wwf.
La zona è di eccezionale pregio ambientale per la presenza di flora e fauna ed è area Ramsar e Zps (zona di protezione speciale).
Per questo motivo gli interventi sono sottoposti a autorizzazione del Ministero dell’ambiente.
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