GROSSETO. Nicola Perosi e Silvano Reali hanno portato l’Italia sul podio più alto del 5° quinto campionato mondiale master di surf casting organizzato dalla Federazione Italiana Pesca (Fipsas) di Chieti.
Reali si è messo al collo anche il bronzo nella classifica individuale.
Per entrambi è stato il secondo titolo iridato dopo quello conquistato in Sud Africa nel 2019 prima dello stop pandemico. Le gare si sono svolte lungo la Costa dei Trabocchi (Chieti) più precisamente a Francavilla al Mare, Fossacesia, Vasto e Casabordino. La concorrenza era decisamente agguerrita con circa 60 atleti provenienti da Portogallo (campione in carica), Croazia, Inghilterra, Spagna, Germania.
Un successo da incorniciare.
I mondiali di surf casting, la pesca dalla spiaggia
Il surf casting (letteralmente “lancio sull’onda”) è una modalità di pesca sportiva, che si effettua dalla spiaggia con robuste canne capaci di lanciare il complesso terminale (esca e piombo) a una distanza variabile da 100 fino a 150 metri di distanza.
È Nicola Perosi a prenderci per mano e farci conoscere meglio questo sport dove il tricolore si è ripreso il colore dell’oro.
«Sono basilari l’esperienza, la conoscenza del mare e dei suoi abitanti – racconta Perosi – noi quando abbiamo bisogno di cibo andiamo nei negozi di alimentari, i pesci usano lo stesso metodo. Il segreto è capire dove si trova il loro supermercato e questo ce lo dice il mare. Sogna saperlo leggere nei colori, dove c’è una secca, una buca, occorre saper intuire il tipo di fondale se è molle o duro. Per esempio le mormore grufolano il fondale e vanno alla ricerca di zone con il fondo molle. Inoltre è importante il vento, la marea».
Nicola prosegue: «Non è, come in molti pensano, uno sport statico. La distanza tra i concorrenti è di 20 metri, più lanciamo lontano, più allarghiamo il campo dove pescare. Si gareggia per 4 giorni consecutivi. Se dopo dieci minuti non succede niente, si recupera e si rilancia».
«Quando agganciamo il pesce, lo slamiamo, il pesce non sente dolore, lo mettiamo nel secchio ossigenato, i giudici lo misurano dandogli il punteggio che servirà poi per la classifica. Quindi rimettiamo il pesce nel suo habitat. Gli ami non sono in acciaio e si autodistruggono. L’attrezzatura deve essere di prima qualità compresi la lenza. L’esca può essere l’arenicola coreana o la sardina».
Quindi la sicurezza: «Lo stato del mare non ci spaventa perché restiamo a riva, il pericolo sono i temporali. Le canne sono in carbonio e molto alte, i fulmini sono sempre in agguato. Pesco dal 1990, con Reali siamo amici da sempre, ci accomuna questa grande passione per la pesca. Essere riusciti a dipingere col tricolore questo mondiale ci inorgoglisce, l’inno di Mameli alla fine è stato il regalo più bello di questa avventura».
IL VIDEO DELLA PREMIAZIONE
Prossimo appuntamento nel 2023 in Messico.
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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