MONTIERI. C’è un paese in Maremma che va in controtendenza rispetto al depauperamento economico e sociale dei borghi italiani. Un piccolo comune che mostra orgoglioso un andamento di tutto rispetto: Montieri, arroccato nel punto più alto delle Colline Metallifere, dove nascono i fiumi Merse e Cecina.

In passato questa parte di Maremma aveva conosciuto un lungo periodo di benessere e popolamento, legato prima all’estrazione dell’argento, poi a quella della pirite. Il lavoro non mancava e l’economia era solida. Ma quei tempi si sono tristemente conclusi molti anni fa e così anche Montieri ha pian piano vissuto il destino comune a moltissimi altri territori italiani. Fino ad oggi.

Le “case a un euro” e la rinascita di Montieri

Negli ultimi sette anni, lo dicono i dati dello sportello unico per le attività produttive del Comune, sono state attivate circa 20 nuove partite iva nei più svariati settori: turismo, esercizi pubblici, artigianato, servizi alla persona. È un dato enorme. Ci sono addirittura alcuni paesi che sono stati ripopolati da zero, come la frazione di Gerfalco.

Difficile delineare la motivazione che ha smosso questi numeri. Probabilmente una somma di cose, unita anche all’esperienza del Covid, che ha innescato in molte persone un moto in controtendenza e ha innalzato l‘appeal del territorio.

Di certo ha influito positivamente la politica delle “case a un euro” ideata a Montieri e poi adottata in moltissimi comuni italiani. Una visione innovativa di marketing del territorio che ha registrato un successo diffuso, portando animazione e nuovi arrivi in luoghi che stavano per scomparire dalle carte geografiche.

Turisti e nuovi abitanti anche dagli Stati Uniti

A Montieri hanno acquistato casa italiani, ma anche persone provenienti da varie parti del mondo, tra cui i primi statunitensi. Nel 2022, inoltre,  è stato toccato il record di quasi 17 mila pernottamenti ufficiali, mentre le presenze giornaliere sono state diverse decine di migliaia.

È di questi giorni la notizia dell’acquisto dell’albergo ristorante all’ingresso di Gerfalco, locale storico chiuso ormai da diversi anni. Questo a dimostrazione che esiste un’imprenditoria che crede nella potenzialità di un territorio e che sente di dover partecipare ad una sua nuova fase di rilancio e rinascita.

Chi farà ritorno a Montieri dopo un po’ di tempo non potrà fare a meno di osservare un cambiamento, prima di tutto, socio-economico. Ma sentirà anche il desiderio e la voglia di appartenenza anche nelle fasce più giovani della popolazione. E forse seguirà anche il desiderio di restare, perché adesso questo è un territorio che si è ammantato di un’immagine nuova, virtuosa e dinamica.