GROSSETO. Era stato tutto organizzato alla perfezione. Ma quando la donna si è presentata all’appuntamento, nella notte tra sabato 22 e domenica 23 febbraio, ad aspettarla c’erano i carabinieri. Che l’hanno arrestata proprio quando l’uomo, vittima di estorsione, le stava consegnando dei soldi.

La vicenda è proseguita nei giorni successivi, quando gli stessi carabinieri hanno notificato un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Grosseto a carico di un uomo, individuato come principale autore e “mente” dell’estorsione.

Minaccia l’uomo e la sua famiglia

Qualche giorno prima dell’arresto della donna, un uomo si era presentato in caserma per denunciare di aver subito minacce gravi nei suoi confronti e in quelli dei suoi familiari, da parte di un uomo che egli conosceva, anche se alla lontana, da circa un anno.

Quest’uomo, ha riferito la vittima, gli aveva chiesto senza un motivo specifico una somma importante, da consegnare tra l’altro entro una data precisa. Se non fosse stato in grado o non lo avesse fatto, sempre seguendo il racconto della vittima, ci sarebbero potute essere ripercussioni nei confronti suoi e della famiglia.

Impaurito, l’uomo ha denunciato tutto ai carabinieri che si sono messi immediatamente all’opera, individuando pochi giorni dopo l’autore delle minacce.

Una donna per lo scambio

Quest’ultimo aveva poi contattato la vittima, dandogli indicazioni precise sulla consegna del denaro, fornendo solo all’ultimo momento i riferimenti su luogo e orario. In questa fase è entrata in gioco la donna, indicata dall’estorsore come la persona che avrebbe dovuto prendere in consegna i soldi. I carabinieri hanno organizzato servizi di osservazione, monitorando la situazione, e arrivati al momento dello scambio sono riusciti a intercettare l’esatto momento in cui la vittima, sempre seguendo le indicazioni dell’uomo, ha consegnato il denaro contante alla donna. Avvenuto lo scambio, i carabinieri sono intervenuti fermando la donna e recuperando subito la somma che pochi secondi prima le era stata consegnata.  

Le indagini, proseguite nelle giornate successive, hanno consentito al pm di emettere un decreto di fermo a carico dell’uomo, individuato fuori provincia e fermato dai militari che nel frattempo si erano messi sulle sue tracce.