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Minaccia di far del male al cane della sua ex e le mette un chiodo nella porta

I due abitano nella stessa strada: lui doveva restare ad almeno 300 metri di distanza ma ha continuato a molestarla e a lasciarle bigliettini e mazzi di fiori. Ora è in carcere
Il carcere di via Saffi a Grosseto
Il carcere di via Saffi a Grosseto

MONTE ARGENTARIO. Da quando si sono lasciati, la strada dove abitano è diventata un campo minato per la donna, che di riallacciare una relazione con il suo ex proprio non vuole saperne. Ma lui, nonostante il tempo passato dall’interruzione della loro relazione, non ha mai abbandonato l’idea che la donna potesse ripensarci. 

Un’idea che, anziché tra le braccia della sua ex, lo ha fatto finire in carcere, dov’è stato portato giovedì 4 luglio. La giudice Cecilia Balsamo ha infatti accolto la richiesta di aggravamento della misura presentata dal pm Federico Falco

Interrogato in carcere, l’uomo, difeso dall’avvocata Amanda Paoletti, ha detto di non essere stato lui a mettere un mazzo di fiori davanti alla porta di casa di lei e nemmeno a infilare il chiodo nella serratura della porta dell’abitazione della donna. 

Bigliettini d’amore e d’odio

Già condannato due volte per stalking e lesioni, il cinquantenne era sottoposto alla misura di sicurezza della sorveglianza speciale per due anni e aveva un divieto di avvicinamento alla donna. Doveva stare, quindi, a 300 metri di distanza da lei

Tra maggio e giugno però, la donna ha chiamato i carabinieri più volte. Lui le ha lasciato bigliettini dal contenuto molestamente amoroso. Bigliettini nei quali le dichiarava il suo amore ma al contempo la accusava di avergli rovinato la vita. E la minacciava di smettere di mangiare, se non fosse tornato con lui. 

Il 24 maggio, la donna è stata costretta a chiamare i vigili del fuoco: il cinquantenne aveva infilato un chiodo nella serratura della porta di casa di lei, impedendole di poterla aprire. 

Bigliettini, buste con alimenti, fiori. E ancora minacce, come quella di fare del male al cane della donna. O offese, urlate in mezzo alla strada. 

Atti persecutori, che l’uomo non ha rivolto solo alla sua ex ma anche a una delle sue amiche: «Che guardi, ce l’hai con me?», le ha urlato. «Stai attenta, che ti do due schiaffi e ti smuso». 

 

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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