GROSSETO. L’opposizione, con i consiglieri Marilena Del Santo e Carlo De Martis aveva tuonato contro l’amministrazione, che sulla questione miasmi, non ha ancora risposto all’interrogazione presentata da Grosseto città aperta al sindaco e all’assessora all’Ambiente.
Il Comune ha aperto, per la seconda volta, all’opposizione spiegando che la risposta è pronta e arriverà a Gca nella giornata di lunedì 13 gennaio. Ma in piazza Dante, davanti al Municipio, mentre nella caselle di posta elettronica arrivava la nota del Comune, i cittadini invitati dal Comitato Grosseto aria pulita si sono ritrovati per chiedere al sindaco un intervento, questa volta definitivo, alla questione cattivi odori.
Che è inutile nasconderlo: si sentono, sempre più spesso, in ogni zona della città.
In duecento alla manifestazione
Prima un’ottantina di persone, dietro agli striscioni. «Grosseto non può puzzare», si legge. E ancora: «Pecunia non olet». Poi, mano a mano che Matteo Della Negra, portavoce del Comitato, faceva il punto della situazione, chi aveva deciso di sfidare il freddo di domenica 12 gennaio per fare due passi in centro, si è fermato ad ascoltare.
«Insieme al Comitato Grosseto Aria Pulita, al Forum Ambientalista, a Italia Nostra, a Grosseto al centro e a tanti cittadini, manifestiamo perché Grosseto puzza e continua a puzzare – ha detto Matteo Della Negra – ed è intollerabile che si respiri aria schifosa in un centro urbano, nei quartieri e nelle frazioni della città. Grosseto non può puzzare».
In poco meno di un’ora, dagli 80 iniziali, i manifestanti sono diventati duecento. «I cattivi odori in città sono aumentati e non serve un naso elettronico per misurarli – dice Matteo Della Negra – li sentiamo tutti, ogni giorno, a seconda di come tira il vento. Abbiamo diritto a respirare aria pulita».
La testimonianza: «Turisti scappati dal centro»
C’è la preoccupazione per la salute pubblica, per la non completa conoscenza delle sostanze che vengono rilasciate nell’aria dagli impianti a biogas, 8, che circondano la città. E c’è anche la preoccupazione che questa situazione provochi un effetto domino sul turismo e di conseguenza sulle attività economiche.
Anche se – sottolinea Della Negra: «Di questo le associazioni di categoria non sembrano preoccuparsi, non abbiamo mai letto alcun loro intervento». A raccontare della fuga di un gruppo dal centro è Anna Bardelli, guida turistica da trent’anni.
«Avevo accompagnato un gruppo a visitare la città – spiega – Finita la visita questi turisti avrebbero voluto fare un po’ di shopping e avevano deciso di restare anche a pranzo in centro. Ma l’aria era irrespirabile e sono voluti andare via subito. La persona che aveva organizzato quella visita lavora con me da tanti anni, ma mi ha detto che non metterà più la nostra città tra i percorsi da proporre ai suoi clienti».
L’appello: «Sindaco, dimostri coraggio e intervenga»
Testimonianza, quella di Bardelli, che è seguita a quella di un altro cittadino. «Abito al Cottolengo e spesso è impossibile respirare, aprire le finestre per far cambiare aria o anche solo dormire, in estate, con le finestre aperte – dice – Ed è un paradosso che succeda a Grosseto. Siamo in Maremma, da sempre sinonimo di qualità della vita, aria pulita, natura. Non è giusto che Grosseto debba subire tutto questo».
Gli 8 impianti sono stati realizzati grazie alle autorizzazioni della Provincia. «Il sindaco però ha il potere e gli strumenti per intervenire – dicono gli organizzatori della manifestazione – Sono 6 anni che chiediamo una Via cumulativa. Ogni impianto ha una potenza inferiore di un solo kw a un megawatt e grazie a questo non è soggetto alla Valutazione di impatto ambientale. Ma se prendiamo due di questi impianti, il conto è pari a due megawatt».
Anche se le autorizzazioni sono state rilasciate dalla Provincia, il sindaco, come autorità sanitaria cittadina, ha il potere di intervenire. «Può e deve farlo – dicono gli organizzatori – La qualità della vita è anche poter stare all’aria aperta, poter respirare a pieni polmoni. In un ambiente puzzolente come quello in cui siamo costretti a vivere si sta male».
Bassa occupazione e danno economico per la città
Il diritto a vivere in un ambiente che non costringa i cittadini a sopportare miasmi nauseabondi appena svegli. Ma anche il diritto dei commercianti o dei ristoratori così come degli albergatori a lavorare senza la spada di Damocle dei cattivi odori che ammorbano la città.
«Ci domandiamo dove siano le associazioni di categoria – dicono al Comitato Grosseto aria pulita – Il danno che viene fatto alla città è anche un danno patrimoniale. Ricordiamo estati in cui i clienti si sono alzati dai tavoli dei ristoranti all’aperto e se ne sono andati. E turisti in fuga, che non hanno fatto acquisti in città e che hanno preferito andare a spendere altrove. Come anche proprietari di abitazioni che si trovano vicine agli impianti a biogas e che hanno visto svalutare le loro case».
Danno patrimoniale che peraltro – sottolineano gli organizzatori – non viene mitigato dalla ricaduta occupazionale. «In questi impianti lavorano due o tre addetti al massimo – aggiunge Della Negra – e non sono nemmeno energeticamente autosufficienti. Vanno avanti solo grazie ai contributi pubblici. Alla fine siamo noi cittadini che subiamo un danno permanente, quello dei puzzi, e sosteniamo anche economicamente queste aziende pagando le tasse».
Decine di esposti alla Procura
Il sindaco può intervenire. Ad Antonfrancesco Vivarelli Colonna è infatti rivolto il primo appello degli ambientalisti scesi in piazza. Ma c’è anche la Procura ad essere chiamata in causa dai cittadini esasperati dai cattivi odori.
Procura che sta ricevendo decine di esposti presentati dai cittadini per veder risolvere, una volta per tutte, la questione dei cattivi odori. «Pubblicheremo un fac simile sulla nostra pagina di Facebook – dice Della Negra – in modo tale da invitare tutti a inviare la propria segnalazione in Procura».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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