Miasmi in città, la soluzione è vicina: «Grazie al biometano» | MaremmaOggi Skip to content

Miasmi in città, la soluzione è vicina: «Grazie al biometano»

A dirlo è il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna: cinque impianti su 8 hanno chiesto il revamping. Ma sulle emissioni odorigene il primo cittadino tira dritto: «La competenza è della Regione»
Miasmi in città
Antonfrancesco Vivarelli Colonna e, sullo sfondo, Grosseto vista dall’alto

GROSSETO. La responsabilità dei miasmi che si avvertono in città «è della Regione Toscana». Lo afferma il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna che sottolinea: «Le competenze al rilascio delle autorizzazioni odorigene ricadono presso gli uffici regionali».

«Sulla gestione dei miasmi, la Regione ci ha fornito la sua verità – prosegue il primo cittadino – E l’ha fatto con una nota a firma dell’assessora all’Ambiente Monia Monni, giunta oggi, nella quale, rispondendo alle nostre rimostranze, ha voluto puntualizzare che cinque impianti di biogas ubicati nel territorio comunale sono passati, nell’ultimo anno, alla competenza del Comune, insomma una sorta di equilibrismo amministrativo».
 

Al Comune le richieste di conversione degli impianti

I proprietari degli impianti per la produzione di energia elettrica hanno presentato nel novembre scorso al Comune di Grosseto richieste di riconversione degli impianti stessi in produzione di metano. L’amministrazione comunale, di concerto con gli uffici regionali, ha attivato l’istruttoria delle istanze presentate, consentendo ai proprietari degli impianti in questione l’ottenimento degli atti necessari per poter partecipare ad un’asta nazionale tesa all’erogazione di contributi, la cui scadenza era appunto venerdì 17 gennaio (asta del Gse – gestore servizi energetici).
 
Grosseto visto dalla mongolfiera, in primo piano l'impianto a biogas
Grosseto visto dalla mongolfiera, in primo piano l’impianto a biogas @maremmaoggi

Le autorizzazioni rilasciate dal Comune riguardano aspetti edilizio/ambientali riconducibili alle competenze riferite alle amministrazioni comunali. «Cosa manca per completare l’impianto autorizzativo e poter quindi ottenere biometano? – sostiene Vivarelli Colonna – Manca l’autorizzazione regionale per le emissioni odorigene, la cui competenza ricade appunto sugli uffici regionali».

 
Vivarelli Colonna sostiene che «la Regione ha dunque competenza e responsabilità dell’autorizzazione alle emissioni odorigene. Nel frattempo gli impianti di biogas in esercizio intorno a Grosseto continuano a lavorare in virtù delle autorizzazioni esistenti, quelle appunto rilasciate dalla Provincia (oggi Regione Toscana) e continuano a produrre energia elettrica».
 

Il revamping a biometano «garantirà la risoluzione dei miasmi»

«Occorre anche precisare – prosegue il primo cittadino – che nell’ambito del rilascio delle nuove autorizzazioni impiantistiche riguardanti il revamping a biometano, il Comune si è premunito dell’ottenimento delle autorizzazioni di Arpat tramite Regione, ma soprattutto ha inserito prescrizioni puntuali riferite al fatto che le vasche, spesso origine di meleodoranze, siano chiuse, eliminando quindi il disagio di miasmi comunque oggetto di puntuale autorizzazione (regionale). Insomma – conclude – il revamping avverrà avvalendosi di tecnologia innovativa che garantirà la risoluzione della problematica dei miasmi. Ciò a dispetto di quanti continuano a ostinarsi in dichiarazioni pubbliche che attribuiscono a me responsabilità non mie».
 
Andrea Ulmi

L’attacco di Vivarelli Colonna in merito ai miasmi percepiti in città segue quello di ieri, giovedì 16 gennaio, del capogruppo civico di “Merito e Lealtà” Andrea Ulmi al termine del consiglio regionale in cui è stato approvato il piano regionale dei rifiuti. «Sulle maleodoranze il Pd deve gettare la maschera – aveva detto Ulmi – lo dico perché in consiglio regionale è stato bocciato un ordine del giorno collegato al Piano dei Rifiuti che ho firmato insieme alla consigliera del Movimento Cinque Stelle Galletti e che chiedeva di “attivarsi per una revisione della normativa volta a incrementare le tutele verso i cittadini vittime di emissioni sgradevoli, presenti in particolar modo nell’area di Grosseto, circondata dagli impianti a biogas”». Qui la notizia 

 
 

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