GROSSETO. È stata una corsa contro il tempo, durante la quale, ad essere in ballo, era la vita di un uomo. La vita di un camionista che non aveva retto alla separazione con la compagna e che aveva deciso di farla finita. «Appena trovo un cavalcavia o un ponte, mi butto di sotto», aveva detto al telefono al vice sovrintendente della polizia stradale che aveva risposto alla sua chiamata.
La situazione era delicatissima: il poliziotto doveva capire dove si trovasse l’uomo, quale strada stesse percorrendo. Allo stesso tempo, doveva convincerlo a continuare a guidare e doveva dare l’allarme ai colleghi. In una parola, doveva tentare in tutti i modi di salvare la vita all’uomo che era all’altro capo del telefono. Un compito non facile, che però il vice sovrintendente della polizia stradale ha svolto nel migliore dei modi. Il “premio”, per lui, è sapere di aver salvato la vita a quell’uomo che voleva togliersela.
«Mi sono separato, ho deciso di uccidermi»
Il vice sovrintendente era in servizio alla centrale operativa della polizia stradale quando, intorno alle 11 del mattino, ha ricevuto la telefonata del camionista. L’uomo ha declinato nome e cognome e dopo aver fornito i suoi dati, ha spiegato all’agente di aver chiamato per fare una confessione.
Il poliziotto ha chiesto spiegazioni, che gli sono arrivate come un pugno allo stomaco: con voce calma ma decisa, il camionista ha annunciato che si sarebbe buttato di sotto al primo ponte o viadotto incontrato sulla sua strada. Un pericolo concreto, dato che l’autoarticolato stava procedendo in direzione di Siena da Grosseto, sulla strada regionale 223. La telefonata alla polizia stradale, l’uomo l’aveva fatta prima di arrivare al Petriolo, viadotto tristemente conosciuto proprio per l’alto numero di suicidi.
Il poliziotto ha continuato a parlare con l’uomo. Si è fatto raccontare il suo dramma e piano piano ha conquistato la sua fiducia, tanto che ha anche detto al vice sovrintendente la targa del tir che stava guidando.
Soccorso nell’area di servizio e portato all’ospedale
Il poliziotto è riuscito a non far fermare l’autista del tir: era al telefono con l’uomo quando ha attraversato la galleria, all’altezza di Petriolo. Lo ha convinto a proseguire il suo viaggio per arrivare fino alla stazione di servizio del Doccio, consigliando al camionista di fermarsi, prendere un caffè e riposarsi qualche minuto.
Nel frattempo, aveva avvisato i colleghi della stradale di Orbetello e quelli della questura di Siena. Le pattuglie sono arrivate nella stazione di servizio insieme all’ambulanza. Lo hanno affiancato e lo hanno convinto a salire sull’ambulanza per farsi aiutare. Una volta sul mezzo, i sanitari lo hanno accompagnato alle Scotte di Siena.
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli