«Megale non si tocca», braccio di ferro fra sindaco e Vasellini | MaremmaOggi Skip to content

«Megale non si tocca», braccio di ferro fra sindaco e Vasellini

Bozza di lettera che chiede la rimozione di Megale su una chat della lista civica fa scoppiare il caso. Il sindaco lo blinda. Ma i malumori restano
Riccardo Megale, il sindaco Vivarelli Colonna, Andrea Vasellini e il Comune di Grosseto
Riccardo Megale, il sindaco Vivarelli Colonna, Andrea Vasellini e il Comune di Grosseto

GROSSETO. Il sindaco blinda l’assessore Riccardo Megale, al termine di una brutta storia in cui hanno tutti un po’ ragione e tutti un po’ torto. Tutto nasce da una lettera, o almeno la bozza di una lettera scritta su una chat whatsapp, che qualcuno ha fatto avere alla collega di Tv9 Nicole Terribile. A fare “inoltra” non ci vuole molto, in fondo e potrebbe averlo fatto qualunque componente della chat.

Lettera, con in fondo i nomi di Andrea Vasellini e Alessandro Bragaglia, con la quale si chiede al sindaco di rimuovere l’assessore alla sicurezza. Tv9 sulla lettera ci ha fatto un servizio, facendo scoppiare il caso.  

Il sindaco ha risposto parlando di “fake news”, il direttore di Tv9 ha replicato mostrando la lettera, il sindaco ha di nuovo risposto, blindando appunto il suo assessore: «Megale non si tocca».

Ma la bufera non è finita

Quindi tutto a posto, bufera finita? Macché.

Perché qui si rischia, come dice un vecchio saggio, di guardare il dito che indica la luna e non la luna stessa.

Perché è vero che la lettera non è stata firmata e tanto meno recapitata al sindaco, quindi ha ragione Antonfrancesco Vivarelli Colonna quando dice che sul suo tavolo non è arrivato nulla. Ma al tempo stesso è anche vero che la lettera, o meglio la bozza della lettera, è stata fatta circolare sulla chat interna della lista civica del sindaco stesso.

Quindi qualcuno l’ha scritta, mettendoci in fondo i nomi di Andrea Vasellini e Alessandro Bragaglia e l’ha sottoposta al giudizio degli altri componenti della chat. 

C’è chi ipotizza che non sia partita perché mancasse l’unanimità di vedute. O forse il coraggio di tutti di firmarla. Perché un atto del genere potrebbe far cascare tutto il castello, con tanto di poltrone perse. 

Bragaglia: «Vado dall’avvocato». Vasellini: «Serve un altro assessore»

Alessandro Bragaglia, con una nota, smentisce di essere stato a conoscenza della lettera. In una nota scrive: «Non ho mai sottoscritto né dato il consenso su una presunta fantomatica richiesta di sostituzione dell’assessore della sicurezza, estrapolata da una qualsiasi chat non certo presente sul mio telefono. Agirò per vie legali per accertare chi ha diffuso una notizia falsa».

E ancora: «Qualsiasi valutazione sulla sicurezza a Grosseto, così come su tutti gli altri temi che riguardano l’amministrazione cittadina resta in ambito politico e viene affrontata sia nelle discussioni all’interno della lista Vivarelli Colonna  che ai tavoli politici di maggioranza. Il fatto che escano considerazioni fatte su chat private, lo ritengo decisamente grave e lo è ancor di più che  quella in questione venga spacciata per una richiesta ufficiale arrivata al sindaco».

Dall’altra, però, Andrea Vasellini conferma che da tempo l’intenzione della lista civica è chiedere la rimozione di Megale. Lo fa come referente di Vannacci, ma se sei in una coalizione non puoi chiamarti fuori quando conviene: «Da tempo come referente di Vannacci sono convinto che per la sicurezza serva un assessore diverso, ma ne parliamo con il sindaco che conosce la nostra posizione». Anche la recente presa di posizione di Fausto Turbanti, dopo un furto e un danneggiamento di motorini in via Trento, era una critica abbastanza esplicita all’operato di Megale.

Insomma, la lettera non è partita, quindi non è arrivata, ma il problema è reale

Così come sono reali le tensioni nella maggioranza. 

Il sindaco tiene insieme la maggioranza: «Chi non ci sta, se ne vada»

Al momento il sindaco pare avere la forza di tenere insieme le componenti. Le non troppe velate minacce ad Andrea Vasellini, considerato da molti il suo delfino, fanno capire che siamo a un vero e proprio braccio di ferro. E, non ce ne vogliate per la battuta, per la dimensione delle braccia dei due protagonisti, anche di quelli parecchio duri.

«Megale agisce su mia delega e quindi chi non crede in lui non crede nel sindaco. Chi non si riconosce in questa linea politica può tranquillamente e democraticamente non solo abbandonare la lista civica, ma anche la coalizione».

A due anni e mezzo dalle elezioni potrebbe succedere di tutto. Perché le tensioni non sono solo su questo fronte.

Certo la posizione di Megale è blindata anche dai vertici regionali e nazionali della Lega, da Susanna Ceccardi allo stesso ministro Salvini.

Dopo il terremoto di qualche mese fa, con l’uscita di gran parte dei consiglieri e la nascita di Nuovo Orizzonte Civico, dopo la cacciata di Sara Minozzi per Chiara Vazzano, dopo il passaggio di Giacomo Cerboni al gruppo misto di opposizione, un assessore da quasi 800 preferenze alle elezioni del 2021 (790, qui tutte le preferenze della lista della Lega) il Carroccio non può perderlo. Anche se la maggioranza in consiglio starebbe faticosamente in piedi lo stesso.

Almeno fino alla prossima chat.

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Inserisci il tuo indirizzo email e ti invieremo un link per cambiare la tua password.

Powered by Estatik