GROSSETO. È indagato per omicidio stradale il 34enne che venerdì 25 aprile era al volante dell’auto contro la quale è finito Eugeniu Dabija, medico 65enne, mentre stava attraversando via Senese alla fine della pista ciclabile.
Il nome dell’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati dalla sostituta procuratrice Valeria Lazzarini, che ha convalidato il sequestro dei mezzi a cui avevano proceduto gli agenti della polizia municipale.
La pm ha disposto anche l’autopsia sulla salma della vittima per confermare che il decesso sia stato dovuto ai politraumi riportati causati dall’impatto con il parabrezza della vettura e poi dalla caduta sull’asfalto.
L’incarico sarà affidato mercoledì 30 aprile, al medico legale Paola Kildani, della Medicina legale di Siena. Alle operazioni parteciperà, come consulente tecnico per la parte offesa, anche il medico legale Cristina Vuolo.
Muore mentre va a trovare la figlia
I familiari di Dabija si sono affidati a Matteo Cesarini, area manager dello Studio3A-Valore e all’avvocato Lorenzo Marcovecchio. Eugeniu Dabija, dopo una vita di lavoro nel suo Paese come medico, prima in un carcere e poi al pronto soccorso, ottenuta la pensione, da circa un anno si era trasferito stabilmente in Italia per stare vicino alla figlia Marcela, arrivata nel 2007 e residente a Grosseto, e alla nipotina.

Eugeniu, lascia anche un’altra figlia che vive in Germania e un fratello. Venerdì 25 aprile, poco prima delle 14, il sessantacinquenne, che abitava nella frazione di Roselle, stava andando verso il centro di Grosseto per recarsi dalla figlia. Stava percorrendo in sella alla sua bicicletta la pista ciclabile che costeggia la via Senese e che ad un certo punto s’interrompe da un lato per proseguire nell’altro.
Ha attraversato la strada, finendo contro l’auto del 34enne, che stava viaggiando a bassa velocità lungo via Senese. Il trentaquattrenne si è subito fermato per prestare soccorso. Ha visto arrivare un’ambulanza, si è messo subito in mezzo per fermarla e chiedere aiuto.
L’incidente in pieno giorno
Il 34enne che era al volante dell’auto non ha visto arrivare il medico che stava attraversando la strada. Non c’era alcun segno di frenata, su via Senese. Gli agenti della polizia municipale che stanno facendo i rilievi dovranno stabilire se il 65enne era in sella alla bici o se stava attraversando a piedi.
Dabija è stato portato in condizioni disperate all’ospedale di Grosseto, dov’è morto poco dopo nella choc room del pronto soccorso.
Fatta l’autopsia, i familiari otterranno il nullaosta alla sepoltura e i familiari di Eugeniu, a cui si è stretta tutta la comunità ortodossa di Grosseto, potranno organizzare i funerali, che si svolgeranno in città.
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