FOLLONICA. «Dopo un’infanzia passata nel comprare vestiti e scarpe – racconta Federico – nell’estate del 2017 decisi, quasi per gioco, di dare una forma personale alla mia passione e di creare un brand d’abbigliamento streetwear insieme al mio amico Mattia Fara».
Federico Irace, 23 anni, studente di comunicazione persuasiva e pubblicitaria a Siena, è un appassionato di comunicazione digitale e social, soprattutto negli ambiti della musica e della moda. Da queste sue principali passioni, messe in comunione con quelle dell’amico d’infanzia Mattia, sono nati Higherground e Highersound.
«Nacque così Higherground – come dice Federico -. Siamo partiti dal nulla come dice anche il nostro motto “From nothin’ to Higherground” e aspiriamo a qualcosa di grande.
Attualmente la nostra base creativa si trova al Pensodromo Studio a Follonica, un luogo in cui stanno prendendo forma tutte le nostre ultime uscite sia d’abbigliamento che musicali. Ma fin dall’inizi ogni posto era quello giusto per dare sfogo alla nostra creatività, divertirci, ragionare e sognare insieme: dalle nostre camerette, ai parchi e sulla spiaggia.
Higherground e Highersound
«Higherground è sostanzialmente un brand d’abbigliamento streetwear emergente dove io e Mattia abbiamo ruoli complementari, anche se non si limita a quello. «Il nome Higherground – racconta Federico – deve essere inteso come “livello superiore”, dal quale poi è scaturito il nostro motto che ci rappresentava in pieno. Lo stesso marchio rappresenta ciò che vogliamo trasmettere: osservandolo attentamente, oltre alla visione base dei due triangoli, si può visualizzare una piramide o una buca a seconda di chi lo osserva.
«Non realizziamo capi di sartoria – racconta – ma ci focalizziamo sulle nostre idee creative per dare vita ad un concetto più grande che parli non solo con l’abbigliamento ma anche attraverso tutti i contenuti ed iniziative che realizziamo. I prodotti sono il mezzo per arrivare alle persone, raccontargli la nostra storia e farli sognare con noi».
Highersound invece è l’altra faccia della stessa medaglia di Higherground. Il lato “sound” è il lato dedicato alla musica, una label giovane spinta dalle sonorità rap e rap, unita alla conoscenza di professionisti del settore discografico. «Rappresenta un ulteriore modo per comunicare le nostre idee – precisa Federico – coinvolgere persone e divertirsi. In questo progetto il ruolo mio e di Mattia è quello di responsabili e di direttori artistici; inoltre, Mattia, essendo un musicista fin dall’infanzia si occupa in prima persona anche nella produzione musicale. È nata ad inizio 2020 in piena pandemia ed attualmente abbiamo prodotto 4 singoli musicali e due contest di rap freestyle: l’HG Rainbow Contest».
Futuro
«Con Higherground siamo usciti da poco con il lancio di Theia un’avventura nel mondo della moda e della musica che si rifà all’origine della luna» racconta Federico.
Theia sarebbe, secondo alcune teorie scientifiche, un pianeta con il quale la Terra è entrato in collisione, generando la Luna. Così, i ragazzi di Higherground hanno pensato di richiamare questo evento ancestrale facendo riferimento a un’isola generatasi nell’impatto, da un detrito. Un’isola di fantasia, tutta da scoprire nei suoi contenuti, terreno dell’iniziativa “Higherground Island”.
«Questo nuovo lancio – descrive Federico – continua a far parte della nostra HG Island Collection, la nostra prima collezione che stiamo sviluppando già da un anno e che si basa sull’esplorazione di questa isola immaginaria attraverso i nostri prodotti dedicati ai luoghi, alle produzioni musicali e alla narrazione che stiamo facendo attraverso i nostri canali social. Riguardo ad Highersound non possiamo ancora rivelare altre novità, ci sono alcuni progetti in cantiere considerando le varie problematiche dovute alla situazione covid e non vediamo l’ora di realizzarli al meglio. Per il momento l’attenzione resta sull’Higherground Island e sull’esplorazione di essa. Molto presto uscirà un nuovo prodotto esclusivo Higherground comunque, è pronto al lancio».
Autore
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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