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Maremma 2030: Il futuro del turismo

Fari puntati sul “brand Maremma”. Il dibattito organizzato da MaremmaOggi ha coinvolto politici, addetti ai lavori e studenti. Il resoconto
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“Maremma 2030: il futuro del turismo”, l’incontro

GROSSETO. Il futuro del turismo, condensato in circa 4 ore di dibattito e confronto. L’incontro di oggi, 21 ottobre, targato MaremmaOggi è stato molto partecipato, e ha avuto la funzione di un interruttore che ha acceso tante luci diffuse in provincia. Tutte puntate su un settore di primario interesse per la Maremma.

L’incontro, che ha accolto politici, scuole, addetti ai lavori e semplici interessati, è stato moderato dal direttore Guido Fiorini, che ha visto tra i relatori Leonardo Marras (assessore al turismo Regione Toscana) e Alessandro Tortelli (direttore centro studi turistici di Firenze. 

Proprio Tortelli ha esordito con i primi dati. Dal 2019 al 2022, come vero traino del turismo locale si sono imposti gli stranieri. Il turismo da fuori Italia ha visto una crescita a doppia cifra, a discapito del turista italiano che o ha preferito altre mete o non si è diretto in Maremma, frequentando meno il territorio già da luglio. 

L’importanza anche delle recensioni degli stranieri è stata evidenziata come una leva di sviluppo, da incoraggiare anche nei mesi di più intenso flusso, come agosto. Un po’ spenti invece nel lato dei pareri lasciati onine. «Il Covid è stato un acceleratore di cambiamenti – ha detto Tortelli – anche se il flusso dei turisti ha subito una flessione, è cresciuto l’interesse verso il cicloturismo e le attività fatte all’aperto. Anche questo potrebbe essere un punto da sviluppare ulteriormente».

«Non parliamo di destagionalizzazione»

«Non vorrei parlare di destagionalizzazione – dice Tortelli – ma di incremento dell’incoming, degli arrivi in Maremma, per tutto l’anno. Forse anche cambiare terminologia ci potrebbe aiutare. Dobbiamo valorizzare il territorio senza vincolarci alla stagione e prepararci a organizzare un’offerta che includa tutti i mesi dell’anno, lavorare in termine di prodotto e non di stagione».

Coinciso nell’intervento anche l’assessore Marras. «Un conto è fare un elenco dei desideri e un altro provare a fare programmazione e mettersi insieme – ha esordito – Uno dei desideri è quello di aumentare gli arrivi di stranieri e il prodotto da offrire è molto condizionato anche dalla concorrenza. Anche per questo è necessario maggiore dialogo e far crescere l’attenzione sulla Toscana anche per le sue unicità e i suoi luoghi meno conosciuti, spesso molto richiesti».

«No basta dire che siamo bravi e belli, ma dobbiamo raccontare i perché»

«I vari ambiti della Maremma fortunatamente dialogano al di là delle scelte differenti – dice Marras – se anche insieme alle associazioni di settore riusciremo a fare un incontro potremmo procedere nella direzione di proposte comuni»

Il turismo è un settore cruciale per la Toscana e la Maremma. «Siamo anche il settore più digitalizzato e nella digitalizzazione puntiamo tantissimo – prosegue Marras – Serve impegnarsi e migliorarsi, non basta dire “ambiente incontaminato” o dire che siamo bravi e belli per aver vinto la sfida. Serve dire perché lo siamo, raccontarci meglio, valorizzando sì il turista straniero, ma anche il turismo nazionale che ultimamente ha sofferto molto».

«Da soli non si va da nessuna parte – conclude – bene, allora accompagnamoci».

Il dibattito

Anche nel dibattito con gli ospiti presenti l’incontro ha fornito numerosi spunti. Il palco, tra presenti e in videoconferenza ha ospitato i pareri di: David Fantini (architetto), Roberto Bernabò (Manager “Class editori”), Laura Giordano (responsabile settore turismo “Coop Itinera”), Margherita Puri Negri (responsabile marketing “Terre di Sacra”), Alessandra Sensini (vicepresidente Coni) e Francesco Tapinassi (direttore “Toscana promozione turistica”.

La decisa spinta alla creazione di una sorta di ente unico o a una maggiore unità tra gli operatori di settore è arrivata anche dal contributo di Bernabò, rilanciato dallo stimolo ad adattarsi velocemente alle sfide del futuro lanciato da Fantini. Pena, la possibilità di rimanere indietro in un settore altamente competitivo e dall’offerta altrettanto varia.

Gli esempi portati da Puri Negri e Giordano hanno illustrato anche le potenzialità del territorio maremmano, che ospita imprese di vera eccellenza. Così è arrivata anche la sponda all’intervento di Tapinassi. «La sfida non è essere belli, ma essere bravi – ha detto il direttore di Toscana promozione turistica – Le imprese sono fondamentali quando il territorio si presenta, inutile andare in Nuova Zelanda a fare promozione della Toscana senza le imprese al seguito».

Le aziende, e quindi anche le persone che lavorano sul territorio, sono infatti tra i soggetti che meglio riuscirebbero a raccontare la Maremma.

Agli ospiti sono seguiti alcuni interventi della platea come quelli di Gabrella Orlando (direttrice di Confcommercio Grosseto) e Andrea Biondi (Confesercenti Grosseto) che hanno puntato anche sull’importanza di fare un punto su quanto il turista e gli operatori di settore siano soddisfatti. Un punto di partenza su cui basare e calibrare anche offerte future.

Dalla platea arriva anche l’invito a saper puntare sapientemente sulle attività fuoriporta e non farsi sfuggire l’occasione, come quella di non dimenticare dell’importanza del nomadismo digitale. Un fenomeno che potrebbe attirare in Maremma professionisti di vari settori che potrebbero scegliere questo territorio come base per periodi di lavoro prolungati.

Autore

  • Federico Catocci

    Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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