SANTA FIORA. Come ogni anno a Marroneto, una piccola frazione del Comune di Santa Fiora, si svolge la tradizionale celebrazione del “Carnevale Morto“.
È in programma sabato 1° marzo, alle 16.
Una tradizione che arriva dal passato
Tradizione che affonda le sue radici nel passato e ripresa negli anni Ottanta, il Carnevale Morto rappresenta in modo simbolico la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima, tutto questo attraverso una rappresentazione satirica e goliardica di un funerale.
Durante la celebrazione, il personaggio del Carnevale, partecipa ai festeggiamenti con gli amici tra i quali è presente il Gaudente, simbolo del divertimento puro. Accanto a loro compaiono anche i “gobbi”, figure che rappresentano la parte più umile della comunità.
La morte del Carnevale
Il corteo attraversa Marroneto – Santa Fiora – fino alla “morte” del Carnevale, seguita da una farsa tragicomica con medico, prete e notaio. La celebrazione si conclude con una marcia funebre e il rogo del fantoccio, segnando l’inizio della Quaresima.
Ginevra Fatarella
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