GROSSETO. Nelle province di Grosseto e di Pisa, 2 strutture sportive sono state chiuse da personale delle competenti Usl – di supporto al Nas toscano – per aver
riscontrato l’assenza del defibrillatore salvavita obbligatorio nello svolgimento di attività sportiva (il valore complessivo delle attività inibite risulta pari a 1 milione di euro).
Palestra subito riaperta
Il blitz dei carabinieri del Nas di Livorno è scattato intorno alla metà di settembre in una palestra alle porte della città: nella struttura non c’era il defibrillatore, obbligatorio, e così sono scattati i sigilli.
I gestori dell’attività hanno spiegato ai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di aver ordinato l’apparecchio da tempo ma che questo, non era mai arrivato.
Il giorno dopo la chiusura imposta dai carabinieri, l’apparecchio è arrivato e la palestra ha potuto riaprire i battenti.
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