ISOLA DEL GIGLIO. Sono una decina, forse qualcuno in più, gli avvisi di garanzia notificati dai carabinieri della compagnia di Orbetello ai sanitari che venerdì 7 luglio hanno preso in carico il manager Fabio Cairoli, 58 anni, morto la sera dopo sulla barca ormeggiata al molo rosso all’isola del Giglio.
Cairoli era stato all’ospedale San Giovanni di Dio di Orbetello dopo aver accusato un dolore al torace e a una spalla. Poi, sarebbe stato dimesso prima che fossero arrivati i risultati delle analisi del sangue.
Fascicolo per omicidio colposo
Una volta rientrato in barca con la compagna, Fabio Cairoli si sarebbe sentito male: sulla Giappa, l’imbarcazione presa a noleggio per trascorrere qualche giorno di vacanza all’isola del Giglio, il 58enne si è sentito male.
Immediatamente soccorso, è morto poco dopo, tra le braccia dei soccorritori della Misericordia e del 118, arrivati in pochi minuti appena ricevuto l’allarme. Ucciso, probabilmente, da un infarto.
È per questo che il sostituto procuratore Carmine Nuzzo, che sta coordinando le indagini dei carabinieri, venerdì 14 luglio conferirà l’incarico al professor Marco Di Paolo dell’Università di Pisa che farà l’autopsia sulla salma del manager milanese.
È un atto dovuto, quello della Procura di Grosseto, che ha iscritto nel registro degli indagati una decina di dipendenti dell’Asl Toscana Sud Est, che il 7 luglio erano di turno all’ospedale di Orbetello e che per qualche motivo, hanno avuto a che fare con il manager, che sarebbe stato dimesso prima che fossero pronti i risultati delle analisi del sangue. Sono indagati per omicidio colposo. Avvisi di garanzia anche per i primi soccorritori che sono intervenuti sull’imbarcazione all’isola del Giglio.
La famiglia del manager si è rivolta all’avvocato Giorgio Perroni dello studio Perroni di Roma.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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