GROSSETO. Una movida sostenibile e rispettosa dei residenti. È questo l’obiettivo che si pone la Prefettura dopo il tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato mercoledì 23 ottobre. All’ordine del giorno l’analisi della proposta degli assessori Bruno Ceccherini (attività produttive) e Riccardo Megale (sicurezza), ovvero quello di poter utilizzare gli steward durante il fine settimana in centro.
Un provvedimento anti mala movida, quello ideato dai due assessori, che ha già incassato il parere positivo delle associazioni di categoria e della Camera di Commercio, che hanno partecipato a una riunione al comando della polizia municipale.
Il protocollo per la buona movida
Responsabilizzare tutte le parti in causa ma anche dettare delle linee guide che, al di là della presenza degli steward in centro durante il fine settimana, servano a mantenerne il decoro. E a tenere insieme, finalmente, le esigenze di chi frequenta il perimetro dentro le Mura per divertirsi e quelle dei residenti.
Una buona movida, quindi. Durante le serate in centro, gli steward avranno il compito di evitare che si ripetano episodi come quelli registrati, di tanto in tanto, dopo l’estate, quando il centro storico è tornato ad essere affollato. Atti vandalici, risse, liti e schiamazzi. «Molte delle persone che si occupano di sicurezza come steward – dice l’assessore alla sicurezza Riccardo Megale – conoscono i tanti ragazzi che frequentano il centro. La loro presenza potrà servire da deterrente per eventuali situazioni di degrado. Insomma, l’idea è quella di portare in centro lo stesso modello che funziona nelle discoteche grazie alla presenza dei buttafuori».
Una volta pronto il protocollo al quale sta lavorando la Prefettura, il Comune potrà partire con la sperimentazione. Entro Natale, gli steward potrebbero essere in centro, nelle zone di piazza del Sale e di piazza della Palma. Il modello al quale guardare, con le dovute correzioni viste le differenze tra le due città, è quello di Firenze. Dove la presenza della sicurezza privata è servita.
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