GROSSETO. Arrivano gli steward, probabilmente già da sabato 14 dicembre o al massimo dal fine settimana successivo. Il protocollo tra Prefettura e Comune di Grosseto raddoppia: sono diventati due, “Grosseto Sicura” e “Movida sostenibile”. Protocolli ai quali hanno partecipato anche la Camera di commercio e la associazioni di categoria.
Più controlli nelle zone della movida
Aumentano i controlli delle forze dell’ordine, che lavoreranno gomito a gomito con gli agenti della polizia municipale, saranno potenziati gli impianti di videosorveglianza e verranno coinvolte anche le associazioni di cittadini, come il Controllo di vicinato, oltre al debutto degli steward nelle zone più frequentate del centro cittadino: questi gli “ingredienti” per soddisfare le aspettative di sicurezza dei cittadini.
È quello che è stato concordato nella riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolto mercoledì 11 dicembre in Prefettura.
Alla riunione, presieduta dalla prefetta Paola Berardino, erano presenti il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, il vice presidente della Provincia, Valentino Bisconti, il presidente della Camera di Commercio, Riccardo Breda, il questore, Claudio Ciccimarra, il comandante provinciale dei carabinieri, Sebastiano Arena, il comandante provinciale della finanza, Nicola Piccinni e i presidenti di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna.
Il protocollo prevede controlli a tappeto, anche attraverso servizi mirati e ad alta visibilità, per prevenire e fermare lo spaccio e i furti.
Telecamere con l’intelligenza artificiale
Tra i nuovi dispositivi che potrebbero essere installati a breve ci sono le telecamere di videosorveglianza che sfruttano l’intelligenza artificiale. Dispositivi che si integreranno con l’azione dei gruppi del controllo di vicinato e dei commercianti e gestori dei locali.
Le speciali telecamere che lavorano grazie a sistemi che sfruttano l’intelligenza artificiale, possono essere impiegate per diversi utilizzi. Possono, a seconda dei movimenti ripresi, lanciare dei segnali d’allarme alle centrali operative prima che si scateni una rissa o che venga messo a segno un furto, attraverso l’elaborazione delle immagini. E possono anche essere utilizzate per sorprendere chi getta i rifiuti fuori dai cassonetti o per i rilievi degli incidenti stradali.
All’attività di controllo delle forze di polizia con la collaborazione della municipale, dovrà necessariamente affiancarsi il comportamento responsabile dei gestori dei locali. A questi andranno ad aggiungersi anche gli steward che avranno il compito di monitorare, nelle ore notturne, il rispetto delle regole informando e sensibilizzando le persone che frequentano locali e spazi pubblici al rispetto dei limiti acustici, all’osservanza delle norme sulle bevande alcoliche e ai pericoli derivanti dall’abuso. A loro spetterà promuovere comportamenti consoni al rispetto dei luoghi, della convivenza e del decoro urbano. Dunque, un’attività di prevenzione e di controllo dei luoghi della movida. Le zone dove verranno impiegati saranno decise dal questore.
Il monito della prefetta: «Non criminalizziamo i ragazzi»
«Ascolto – ha detto la prefetta Berardino – le istanze che provengono da sindaci, associazioni di categoria e cittadini. La sicurezza merita una costante e crescente attenzione e i protocolli stipulati oggi intendono offrire una più efficace risposta al bisogno di protezione che la comunità richiede nelle zone dove la percezione di insicurezza è più diffusa. Allo stesso tempo, però, non bisogna criminalizzare i ragazzi che vivono o si divertono in centro a Grosseto, perché sono quasi tutti corretti e dimostrano capacità di stare insieme per divertirsi».
«Siamo lieti – sottolineano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e gli assessori alla Sicurezza e alle Attività produttive Riccardo Megale e Bruno Ceccherini – che sia stato trovato un accordo di questo genere, frutto di un percorso che ha visto coinvolti sia le istituzioni che le imprese e che avrà riflessi positivi sui cittadini. In particolare, il focus dedicato al centro storico va a innalzare il livello di sicurezza sia reale che percepita, portando qualcosa in più tanto ai commercianti, quanto ai residenti e ai frequentatori del salotto buono cittadino».
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