GAVORRANO. Sarà l’autopsia, disposta dal sostituto procuratore Giovanni De Marco, a chiarire le cause della morte di Stefano Stecchini, 68 anni e di sua madre, Palmira Fedisti di 97 anni.
Sui corpi di madre e figlio non è stato trovato alcun segno di violenza. Lunedì 3 ottobre, il medico legale ha fatto una prima ricognizione cadaverica.
Le certezze arriveranno dell’autopsia: Stecchini era disteso sul letto, su un fianco, sua madre era accanto al letto, in ginocchio, con la testa appoggiata al petto del figlio. Li ha trovati così un carabiniere in borghese arrivato nella villetta davanti allo stadio Malservisi-Matteini dove madre e figlio si erano trasferiti da alcuni anni.
Nell’abitazione sono state trovate diverse confezioni di farmaci aperte e rovesciate sul pavimento.
Dal Gilda ai mercatini dell’antiquariato
Madre e figlio si erano trasferiti a Bagno di Gavorrano nel 2018. Stecchini, originario di Firenze, era molto conosciuto nella città del Golfo. Per anni era stato infatti il titolare del Gilda, il nightclub che si trovava sul lungomare follonichese, chiuso ormai da anni.
Dopo l’esperienza al Gilda, Stecchini aveva messo su un banco di antiquariato: partecipava ai vari mercatini, a Follonica, e in altre città della provincia. Aveva avuto qualche tempo fa un problema di salute, era stato operato ma le sue condizioni erano rimaste precarie.
Poi aveva lasciato Follonica e si era trasferito nella villetta in via Agresti, a Bagno di Gavorrano con l’anziana madre e con il loro barboncino. Erano inseparabili, Stecchini e il suo cagnolino: è stato l’animale, lunedì mattina, a dare l’allarme e a far scattare la macchina dei soccorsi.
Le salme, recuperate dall’impresa di onoranze funebri Masini, Bartaletti e Berti sono ora all’obitorio, in attesa dell’autopsia.
