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Lotta ai rave: la mappa delle zone sensibili

La prefetta Paola Berardino ha inviato una scheda a tutti i sindaci. Più telecamere per scoraggiare ladri e spacciatori
Il rave al lago di Mezzano
Il rave al lago di Mezzano

GROSSETO. Una mappa delle zone più a rischio per l’organizzazione dei rave party in provincia. È una delle azioni che verranno messe in campo dalla Prefettura, insieme alle forze dell’ordine e alle istituzioni che giovedì 4 novembre si sono sedute intorno al tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

La prefetta Paola Berardino ha annunciato la novità, dopo aver inviato al presidente della Provincia e a tutti i sindaci una scheda di rilevazione, con la quale si procederà ad effettuare una ricognizione di tutti quei luoghi che per le loro caratteristiche logistiche e morfologiche potrebbero potenzialmente essere teatro di rave party illegali. Dopo i fatti della scorsa estate, quando quasi seimila persone arrivate da tutta Europa si sono ritrovate nei terreni di Piero Camilli, a due passi dal lago di Mezzano, nel viterbese, la prefetta ha disposto maggiori controlli sul territorio. I rave party quasi sempre vengono infatti organizzati a cavallo delle festività.

Era successo a Mezzano, dove i tir con gli impianti per la musica avevano cominciato ad arrivare il 13 agosto: la festa sarebbe dovuta durare una settimana. Festa durante la quale ha perso la vita anche un ragazzo, trovato morto nelle acque del lago. Più controlli quindi, soprattutto nel periodo del ponte dell’8 dicembre sulle strade della provincia proprio per fermare l’arrivo dei ravers che dalla scorsa estate stanno girando l’Europa e l’Italia organizzando teknival, festival dove si balla musica techno e si sballa con alcol e droghe.

Pugno duro contro spaccio e furti

Durante la riunione in Prefettura, è stata delineata la strategia per rendere la provincia sempre più sicura. Se da una parte si conferma l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine, istituzioni e cittadini, dall’altra la Prefetta ha anche dato un incentivo al potenziamento dei sistemi di videosorveglianza esistenti. Alla riunione erano presenti l’assessore alla Sicurezza, Mobilità, Protezione civile, Turismo Riccardo Megale, il consigliere della Provincia Bruno Ceccherini, i vertici delle forze dell’ordine e il comandante della polizia provinciale Stefano Pacini.

I reati sono diminuiti su tutto il territorio provinciale: è necessario però, ha sottolineato la prefetta Berardino, mantenere alti i livelli di monitoraggio e la vigilanza del territorio, attraverso servizi mirati e ad alta visibilità, in chiave preventiva e di controllo, soprattutto sul fronte dello spaccio di stupefacenti e furti.

Particolare attenzione verrà prestata anche sul versante dei controlli amministrativi e di carattere economico-finanziario oltre che su tutti i segnali che potrebbero far emergere il tentativo di infiltrazione di sodalizi criminali nell’economia legale del territorio anche per  tutelare i canali di impiego del denaro pubblico, soprattutto nella contingente situazione di crisi sanitaria ed economica determinata dalla pandemia.

 

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