ORBETELLO. Il terremoto che ha travolto il ministero della Cultura è arrivato fin sulla riva della laguna: si è dimesso, dopo 10 giorni dalla sua nomina, il capo di gabinetto voluto dal ministro Alessandro Giuli, l’avvocato orbetellano Francesco Spano.
E non piace, a Orbetello, l’attacco arrivato all’avvocato 47enne che da anni ormai lavora a Roma. Prima al fianco di Giuliano Amato, poi di Giovanna Melandri, che lo volle come coordinatore di una “Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale”.
Dopo la laurea, Spano diventa infatti avvocato e docente di diritto e religione presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Siena e si interessa di temi relativi all’integrazione ed al dialogo ecumenico ed interreligioso. Poi, quando la Melandri diventa presidente della Fondazione Maxxi, lo vuole accanto a sé come segretario generale.
Il passo indietro dopo le indiscrezioni di “Report”
È stato lo stesso Spano a rassegnare le dimissioni nelle mani del ministro della Cultura Alessandro Giuli dopo giorni di polemiche e indiscrezioni che circolano sul suo conto. «Il contesto venutosi a creare, non privo di sgradevoli attacchi personali, non mi consente più di mantenere quella serenità di pensiero che è necessaria per svolgere questo ruolo così importante», scrive Spano nella lettera di dimissioni indirizzata al ministro.
Ed è quindi «nell’esclusivo interesse dell’amministrazione», continua l’ormai ex capo di gabinetto, che «ritengo doveroso da parte mia fare un passo indietro».
Un clima, quello che ha riguardato nelle scorse ore il capo di gabinetto del ministero, che il ministro Giuli ha definito «barbarico». Martedì 22 ottobre infatti, la trasmissione Report aveva anticipato che nella prossima puntata, in onda domenica 27 ottobre, la redazione si sarebbe occupata di altri due «casi Boccia». Uno dei quali, avrebbe riguardato proprio Spano, che avrebbe arruolato come collaboratore retribuito al Maxxi, suo marito. Oltre al caso sollevato da Report, Spano era stato attaccato con insulti omofobi da un esponente di Fratelli d’Italia, in una chat del partito.
La delusione in riva alla laguna
Delusione e amarezza. Sono i due sentimenti che mercoledì 23 ottobre si avvertivano parlando con chi, a Orbetello, l’avvocato Spano lo conosce da quando è un ragazzino.
Nipote di uno degli avvocati più noti della cittadina lagunare e figlio di una stimatissima insegnante, Francesco Spano, è cresciuto a Orbetello, dov’è rimasto fino al diploma al liceo classico Dante Alighieri.
Già ai tempi dell’Università, Spano aveva fondato un circolo culturale in riva alla laguna del quale spesso era ospite Giuliano Amato, che poi lo aveva voluto con sé a Roma.
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