GROSSETO. Una performance dedicata alla sacerdotessa del rock. Sabato 5 ottobre, l’aula magna della biblioteca Chelliana, situata al secondo piano di Palazzo Mensini in via Mazzini 36, si trasformerà in uno spazio artistico unico. Dalle 18.30 alle 19.30, il pubblico potrà partecipare a un’installazione performativa che fonde musica, poesia e sperimentazione visiva.
Il setting includerà vinili, giradischi, casse, modulatori, cuffie, libri di poesie, una macchina da scrivere, fogli, disegni, tappeti e comode sedute. Gli spettatori saranno liberi di entrare e uscire dallo spazio a loro piacimento, godendo della performance in un’atmosfera di raccoglimento e condivisione.
“Horses”, l’omaggio a Patti Smith
L’evento prevede una sessione di ascolto di musica da un autentico impianto Hi-Fi dell’epoca, esecuzione dal vivo di canzoni, letture, recitazioni free form e altre sperimentazioni sonore e visive. L’installazione, intitolata “Horses”, è un tributo alla celebre cantautrice americana Patti Smith e prende il nome dal suo iconico album, noto per il suo spirito energetico, originale e punk, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del rock e della cultura musicale.
L’iniziativa è curata dalla Compagnia Teatro nel Bicchiere, con la regia di Alessandra Lazzari e Tanita Spang.
In occasione dell’evento, la biblioteca Chelliana osserverà il consueto orario di apertura mattutina dalle 8.30 alle 13.45, e un’apertura straordinaria nel pomeriggio dalle 17 alle 20.
Perché continuare ad amare Patti Smith
La performance organizzata alla Chelliana sarà l’occasione per conoscere (semmai ce ne fosse bisogno) Patti Smith. Classe 1946, la sacerdotessa del rock continua a fare il pieno di applausi e pubblico ad ogni concerto.
Ci sono i capolavori come “Because the night” o “People ha the power” a raccontarla, ma ci sono anche le sue tantissime sfaccettature presentate di volta in volta attraverso qualsiasi forma d’arte. Che sia la poesia, la musica o anche la politica.
Originaria di Chicago, cresciuta nel New Jersey, ha un profondo legame con la città di New York (della quale il sindaco le ha donato le chiavi). È proprio qui che vive ancora, nella Grande Mela che da giovane l’ha accolta a braccia aperte e che lei ha sempre descritto come una grande comunità.
Attratta fin da adolescente dai poeti maledetti e ribelli del rock, diventa grande amica di Bob Dylan e in poco tempo, disco dopo disco, diventa leggenda. Una leggenda che continua a graffiare con la sua voce, che continua a contestare, con la sua passione politica, che continua a far sognare con la sua poesia.
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