ORBETELLO. È rinchiusa nel carcere di Sollicciano la donna di 40 anni che domenica 12 giugno ha colpito con una coltellata il compagno di 38 anni, ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Misericordia. È stata lei, ancora sporca di sangue, a uscire in strada e a mettersi a gridare che il suo compagno stava morendo.
Soccorso in una pozza di sangue
Quando i carabinieri sono arrivati di fronte all’abitazione della coppia che vive al pianterreno di una trifamiliare ad Albinia, la quarantenne era in casa, insieme ai sanitari del 118 che stavano cercando di fermare l’emorragia che ha rischiato di uccidere il trentottenne. Ai militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Orbetello, la donna ha detto che il marito si era ferito con un coltello da cucina mentre stava sistemando la carne in cucina. Ed ha anche aggiunto che lo aveva fatto volontariamente e che lei, aveva cercato di chiudere la ferita sulla coscia sinistra con le mani. Poi, era uscita fuori per chiedere aiuto ai vicini.
Il trentottenne, operaio agricolo, è arrivato all’ospedale di Grosseto in condizioni disperate: i medici lo hanno sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico per ricostruire l’arteria e la vena femorale superficiale. Quando è stato soccorso era in stato di choc emorragico e non aveva più nemmeno pressione sanguigna. Era andato in arresto ed era stato rianimato dai sanitari.
La loro è stata una corsa contro il tempo: l’uomo è ancora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Misericordia. La lama del coltello gli ha trapasso la coscia sinistra, da dietro in avanti. Il colpo, è stato inferto con una certa forza.
Crolla davanti ai carabinieri
Non ha detto di averlo voluto colpire, quando è stata portata in caserma e sentita come persona informata sui fatti dai carabinieri, che avevano messo sotto sequestro non soltanto il coltello utilizzato, ma tutto l’appartamento.
Più volte i vicini li avevano sentiti litigare. Sentivano spesso urlare lei. E nell’agosto dell’anno scorso, i carabinieri erano dovuti intervenire per sedare un di quelle liti: la donna quella sera aveva bevuto molto durante la cena con il suo fidanzato che però, infastidito dal suo atteggiamento, l’aveva messa alla porta.
Inizialmente la quarantenne aveva detto ai carabinieri che il compagno si era tirato una coltellata alla gamba, durante un lite scoppiata in cucina. Poi però non ce l’ha fatta più e ha spiegato ai carabinieri che mentre lei stava sistemando la carne, maneggiando quel coltello, l’uomo aveva cominciato ad offenderla e a dirle che non era capace di fare nulla. Uscito dal bagno, avrebbe afferrato il coltello e avrebbe cominciato a brandirlo davanti al suo volto, dicendole che le avrebbe fatto vedere come si utilizzava.
La donna sarebbe quindi riuscita ad afferrare il coltello e avrebbe ferito il compagno nel tentativo di disarmarlo. Da testimone, la quarantenne è stata indagata per tentato omicidio: quando i sanitari del 118 sono arrivati nell’appartamento, a differenza di quanto detto dalla donna che aveva spiegato di aver cercato di chiudere le ferite con le mani, l’hanno trovata tra il tavolo e il letto. Aveva le mani e gli abiti puliti.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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