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L’influenza mette a letto tutta la Maremma

In Italia già 6 milioni a letto con la febbre: nella prima settimana di gennaio ben 667mila contagi. Ecco i consigli del medico di base

GROSSETO. Il picco dell’influenza australiana sta arrivando. Forse con qualche settimana di ritardo rispetto alle previsioni, ma sta mettendo a letto migliaia di persone anche in Maremma.

A certificarlo il bollettino del sito RespiVirNet: nella prima settimana del 2025, in Italia, sono circa 667mila le persone colpite dai sintomi influenzali, per un totale di oltre 5,8 milioni dall’inizio del monitoraggio. Insomma, la campagna vaccinale ha in parte funzionato, ma la situazione è sempre allarmante, soprattutto per le fasce più deboli, ovvero i bambini e gli anziani.

Come curarsi lo spiega il medico di famiglia

Il dottor Cesare Scola, segretario provinciale Fimmg Grosseto (la Federazione dei medici di famiglia), invita a non abbassare la guardia e stare molto attenti.

Il dottor Cesare Scola segretario Fimmg Grosseto

«Il picco dell’influenza è arrivato – spiega il dottor Scola – forse con qualche settimana di ritardo sui tempi previsti. Come sempre l’influenza coincide con il ritorno a scuola degli studenti, che si contagiano a vicenda e che, magari, arriva dai viaggi natalizi delle famiglie. La vaccinazione anche quest’anno ha aiutato a contenere la diffusione del virus influenzale, ma non possiamo rilassarci».

«I sintomi sono sempre gli stessi – conferma Scola – febbre alta con mal di testa e  dolori muscolari, spesso forti. Come medici di famiglia consigliamo di stare in casa, idratarsi il più possibile, e soprattutto non andare al pronto soccorso, si rischia d’intasare il lavoro egli operatori sanitari e basta. Evitare in tutti i modi di prendere gli antibiotici fai da te, se non appunto quelli prescritti solo dal medico. Cercate di rimanere in casa senza allarmismi».

L’arma migliore: la vaccinazione

Dalla penultima settimana di dicembre a pochi giorni fa, il pronto soccorso dell’ospedale è stato preso d’assalto con più di 200 pazienti al giorno in media, che si sono presentati con i sintomi dell’influenza. Molti di loro con la febbre, altri con problemi respiratori. 

Al Misericordia è stato registrato anche il decesso di un paziente, arrivato già in condizioni gravissime, mentre un altro è stato ricoverato in terapia intensiva.

La vaccinazione resta la prima arma per combattere le complicazioni dell’influenza, come aveva già spiegato la dottoressa Cesira Nencioni . 

 

 

 

Autore

  • Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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