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Li ha fatti tutti… Viola. Ma resta umile: «Assessora? No»

Viola Lamioni, 24 anni, è stata la donna più votata a Grosseto. E si toglie qualche sassolino dalle scarpe, sui 5 Stelle e Confartigianato
Viola Lamioni, la più votata fra le donne a Grosseto
Viola Lamioni, la più votata fra le donne a Grosseto

GROSSETO. È stata la più votata fra le donne a Grosseto ed è ottava assoluta nel conto delle preferenze, 516. E se vai a guardare chi sono i sette che la precedono, tutti uomini, sei sono assessori uscenti e il settimo, Carlo De Martis, è consigliere uscente e leader della lista civica. Non c’è dubbio che la vera novità di queste amministrative sia Viola Lamioni, 24 anni e grinta da vendere.

Da una parte è abbastanza umile da dire che non ha alcuna intenzione di fare l’assessora, peraltro lavorando a Roma non ne avrebbe il tempo, dall’altra è anche pronta a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, soprattutto quando fa notare che i cinque candidati 5 Stelle, che tanto polemizzarono quando si candidò, non raggiungono, tutti insieme, le sue preferenze.

Viola, è stato un gran risultato, 516 preferenze sono numeri importanti.

«Sono contentissima, perché alla fine sono la più votata fra le donne e fra i giovani. E i sette uomini che ho davanti sono tutti ex assessori o consiglieri comunali, persone che per anni hanno partecipato alla vita politica e amministrativa della città e che quindi partivano almeno da un vantaggio di notorietà. Tanto lavoro ha pagato, sono soddisfatta».

Insieme ai due ex assessori Ginanneschi e Turbanti hai trascinato la civica, schizzata a percentuali da record.

«La civica ha fatto un risultato pazzesco, credo sia stata decisiva per la vittoria al primo turno, perché ha raccolto davvero la sensibilità dei grossetani, anche di quelli che, pur valutando positivamente il lavoro dell’Amministrazione di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, non si riconoscono nei partiti».

Ora però ti chiederanno di fare l’assessora. Ad Anton mancano le donne, peraltro.

«L’ho detto da subito che l’assessore non l’avrei fatto. È un impegno che mi prenderò, forse, fra qualche elezione. Adesso devo lavorare e imparare, mi sentirei presuntuosa a 24 anni, e senza esperienza amministrativa, pretendere un posto in giunta. E poco importa se sono andata al di sopra delle aspettative, perché dietro questo risultato c’è un lavoro di squadra, in tanti mi hanno supportato e sopportato. Oltre agli amici e la famiglia, penso alla Confartigianato».

L’appoggio della Confartigianato ha scatenato molte polemiche, ha fatto discutere.

«Forse se quelli che hanno discusso così tanto si fossero impegnati più a fare che a polemizzare avrebbero preso più preferenze, visto che in cinque non sono arrivati a prendere i voti miei (si riferisce ai primi 5 dei 5 Stelle, ndr). Ho preso tanta di quella cattiveria quando è uscita la mia candidatura! Mi aspettavo polemica, ma non così violenta. Si vede che facevo loro paura e, alla fine, lo dicono i numeri, facevano bene ad averne. Comunque mi sono fatta le spalle più grosse. E per quanto riguarda Confartigianato, che si è schierata pubblicamente, ha avuto solo il merito di farlo in modo trasparente, alla luce del sole. Tutte le associazioni di categoria sono schierate, da sempre, solo che lo fanno dietro al sipario».

Quindi niente assessorato, ma in consiglio verrai, e ci sarà da fare.

«Certo che verrò, non ne perderò uno. Il mio impegno è totale in questo senso. Spero di portare un po’ di idee nuove. Sono giovane ma non sono più ragazzina, ho vissuto a Parigi, vivo a Roma, credo di avere un pensiero aperto e fresco e che potrò portare un contributo importante. E avrò modo di imparare da chi ha più esperienza di me».

La città ha bisogno di maggior attenzione ai giovani.

«Lo penso anche io. Fin dall’inizio ho detto che le mie priorità saranno giovani e imprese, per motivi diversi. Sono aspetti che fanno parte di me. Sono giovane e conosco le problematiche di chi sta studiando o sta per iniziare a lavorare. E sono cresciuta in un contesto d’impresa che ho sempre vissuto e questo ha influito sulla mia personalità».

 

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  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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