GROSSETO. La buona notizia è arrivata dopo le 20.30 di martedì 7 gennaio. Il cane trovato nel bosco a Roselle e portato al canile, ha una proprietaria. Che lo cercava disperatamente da lunedì, quando il quattro zampe si è allontanato dalla zona dello stadio, dove abita con la sua famiglia.
«Si allontana ogni tanto ma dopo dieci minuti di solito torna a casa – dice la donna – Questa volta non è successo. Domani sarei andata a denunciarne la scomparsa. Ho visto la foto e contattato il canile, non avevano letto il microchip e non mi avevano avvisata».
Domenica 5 gennaio lo hanno sentito abbaiare e lamentarsi. Ma in quella zona, nel bosco davanti alle cave di Roselle, c’è un terreno che ospita due cani. Che hanno cibo, acqua a sufficienza e l’amore del loro proprietario. Gli abitanti della zona, quindi, sulle prime non si sono preoccupati.
Pensavano che fosse uno dei due cani di Ermanno Perugini. O forse, il quattro zampe di un cacciatore, di quelli che spesso frequentano quella zona. Passa un giorno e Stefano, che abita poco lontano, sente ancora quei latrati. E chiama Ermanno, preoccupato che uno dei suoi cani non stesse bene. Non si trattava di uno di loro. Anche perché Perugini, alla sua terra, ci va almeno due volte al giorno e non aveva notato nulla di strano.
«Quando sono arrivato al mio terreno ho visto che i miei cani stavano bene – racconta Perugini – La figlia di Stefano mi ha accompagnato nel bosco e abbiamo visto il cane legato ad un albero, senza cibo né acqua».
Legato a doppio, con il guinzaglio. «Non posso nemmeno pensare che qualcuno gli abbia fatto questo – dice la proprietaria – Per fortuna è stato trovato e sta bene».
Trovato legato a un albero senza acqua
Assomiglia a un pastore cecoslovacco, è bello da morire, è curato, con il pelo lucido, pulito. «Piangeva impauritissimo – dice Perugini – Era lì da domenica 5 gennaio, quando lo hanno sentito piangere la prima volta. Lì per lì Stefano, che mi conosce bene e che sa che ho i cani nel terreno a ridosso del bosco, ha avuto paura che si trattasse di uno dei miei».
La figlia dell’uomo infatti aveva visto il cane legato all’albero e aveva detto al padre che si trattava di un «cane grosso e bianco». «Io ho un pastore maremmano – dice ancora Ermanno – e ho avuto paura che qualcuno avesse legato il mio cane all’albero».
Per fortuna non era il cane di Perugini. Ma quel povero animale era lì solo, impaurito, affamato e assetato.
«Lo abbiamo liberato e abbiamo chiamato prima la polizia provinciale, che ci ha dirottati alla municipale – racconta Perugini – Poco dopo è arrivato il responsabile del canile che lo ha portato via».
Il quattro zampe, dopo pochi minuti, si è tranquillizzato. «Quando è arrivato davanti all’auto del canile è salito su – dice ancora Perugini – Si vedeva che era un cane che fino al giorno prima era stato in casa. Ma io mi domando: come si fa ad abbandonare un cane legandolo a un albero nel bosco? Ha rischiato di essere sbranato dai cinghiali».
La proprietaria: «Finalmente lo riportiamo a casa»
Il bellissimo quattro zampe è stato portato al canile municipale. Nel terreno dell’uomo, a Roselle, ci sono anche le telecamere di videosorveglianza. «Il cane però era nel bosco – dice – ed è difficile che abbiano potuto riprendere qualcosa. Certo è che chi ha fatto questo, deve pagare. Sarei felice se scoprissero chi è stato». A legarlo, certamente. Dal momento che il cane, scappato da un’abitazione nella zona dello stadio a Grosseto è arrivato fino a Roselle. Dov’è stato trovato legato a un albero.
«Non posso pensare a chi gli ha fatto questo – dice ancora la proprietaria – Anziché chiamare gli agenti legarlo a un albero». Ermanno, aveva lanciato anche un appello per trovargli una nuova casa.
«Non ha bisogno di una nuova casa – dice la proprietaria – La sua famiglia siamo noi e non vediamo l’ora di poterlo riabbracciare».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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