La Lega si astiene, la Civica la attacca. Falla in maggioranza | MaremmaOggi Skip to content

La Lega si astiene, la Civica la attacca. Falla in maggioranza

Tutto nasce da un emendamento di Cerboni, votato da tutta la Lega. La lista Vivarelli Colonna: «Si riversa il livore personale»
I consiglieri della Lega in consiglio comunale
I consiglieri della Lega in consiglio comunale

GROSSETO. Si apre una falla nella maggioranza di Grosseto. Una falla sottolineata da un duro comunicato della lista Vivarelli Colonna Sindaco.

Ma, per capire, va fatto un passo indietro. Il comunicato da solo non spiega da cosa nasce la frattura.

Si tratta del regolamento delle partecipate. Tutto nasce da un emendamento presentato da Giacomo Cerboni (peraltro simile ad uno di Carlo De Martis) che tende a rendere centrale il consiglio comunale, più della giunta, nel controllo delle partecipate stesse.

Ma, diversamente ad altre occasioni, la Lega non isola l’ex assessore, ma sceglie di fare proprio l’emendamento. Anzi, fa di più, chiede alle altre componenti della maggioranza di approvarlo, altrimenti sul voto complessivo finale si sarebbe astenuta.

L’emendamento non passa e la Lega, al voto complessivo sul regolamento, si astiene. Peraltro Cerboni e Pieraccini votano anche a favore dell’emendamento di De Martis.

Un clima che ha portato al comunicato della lista Vivarelli Colonna Sindaco.

Un misero scenario

«La riunione odierna del consiglio comunale di Grosseto – scrivono -, durante la quale è stato approvato il nuovo regolamento per il controllo in enti partecipati e società non quotate, ha offerto un misero scenario che, come gruppo consiliare di maggioranza, abbiamo notato con non poca sorpresa. Abbiamo preso atto, infatti, della palese convergenza messa in atto da alcuni consiglieri del gruppo della Lega che hanno scelto di andare a braccetto con la minoranza, e quindi anche con il Partito Democratico, nella votazione di un emendamento».

«Uno squallido gioco di numeri, strumentale e apertamente ostile, che ha avuto come unico obiettivo (tra l’altro miseramente fallito) quello di destabilizzare un’amministrazione e una maggioranza compatte, che stanno invece lavorando per garantire il futuro della città. Evidentemente, alcuni personaggi hanno scambiato l’aula consiliare per un ring nel quale riversare frustrazione e livore personale. Ecco, dunque, la dimostrazione concreta di come i personalismi, spesso, tentino di sopravanzare il bene comune e il ruolo che i cittadini grossetani ci hanno assegnato attraverso il loro voto».

«È inaccettabile che, soprattutto alla luce del particolare momento storico che viviamo in cui tutto il sistema paese e gli enti locali tentano di ripartire dopo il buio della pandemia, si cerchi di mettere a repentaglio l’attività e la continuità amministrativa di un territorio solo per il gusto di farlo. Non possiamo consentire che, in una fase in cui stiamo lavorando insieme per veicolare l’immagine di Grosseto ai più alti livelli istituzionali e culturali, si giochi con il futuro di una città».

«Come già detto, questo triste tentativo è naufragato andandosi a infrangere contro la compattezza della maggioranza. Purtroppo, siamo certi che simili personalismi e avvilenti ripicche torneranno a farsi sentire, trovandoci però tutti insieme pronti a respingerli per il bene della nostra città».

 

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