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Le Micro Atelyer di Alessandra: il locale che non c’è

Tornata da Parigi da poco più di un anno, Corsetti punta tutto sulla qualità e sui prodotti del territrio: «C’è un urgente bisogno di consapevolezza alimentare, questo è il messaggio che lancio»
Alessandra Corsetti
Alessandra Corsetti

GROSSETO. Il suo scopo è la consapevolezza alimentare, attraverso un viaggio nei prodotti del territorio: questa è la missione di Le Micro Atelyer e della sua titolare Alessandra Corsetti. Lei ha studiato e vissuto a Parigi e poi è tornata a Grosseto, dove ha aperto il suo spazio in via Fiume 3. Alessandra è da sempre appassionata di alimentazione nel suo complesso e proprio questa passione l’ha portata ad aprire la sua attività.

«Il mio locale lo definisco “il posto che non è“, perché puoi comprare il pane, ma non è un panificio, è possibile mangiare un piatto caldo ma non è un ristorante – dice Alessandra – L’ho aperto perché credo che ci sia un estremo bisogno di consapevolezza alimentare. Come dico sempre: prendetevi cura di voi stessi, ve lo meritate. E questo è il messaggio che cerco di far passare ogni giorno».

Piatti caldi, pane, dolci e libri si possono trovare a Le Micro Atelyer, che usa e valorizza i prodotti del territorio. «Cerco di utilizzare il più possibile prodotti locali, ma quando non riesco a trovarli acquisto da aziende che hanno uno scopo sociale – dice Alessandra – Per esempio il caffè che uso è lavorato e confezionato dalle donne detenute in un carcere in Campania, perché tutto deve avere un motivo e una funzione».

La filosofia culinaria di Alessandra

La parola d’ordine a Le Micro Atelyer è stagionalità, Alessandra crea piatti semplici, gustosi e rivisitati, per far aumentare la consapevolezza alimentare. «L’alimentazione non è solo un conto delle calorie e delle proteine, che si sono importanti, ma è riduttivo per una materia così vasta – dice Alessandra – Perché in questo mondo tutto è collegato e questo va compreso».

Utilizzare prodotti stagionali è una filosofia alimentare che si lega al territorio permette di poter avviare colture ecosostenibili. Insomma mangiare frutta e verdura di stagione è importante per rispettare la natura e quello che da sempre ci offre. «Secondo me c’è un’estrema urgenza di consapevolezza alimentare e di conoscenza proprio su qual è il periodo degli ortaggi e dei frutti – dice Alessandra – Per questo provo a far passare questo messaggio, con eventi e laboratori».

«A Le Micro Atelyer cuciniamo piatti semplici con prodotti stagionali, proprio per aiutare le persone a districarsi nel mondo dell’alimentazione – continua – Abbiamo solo una certezza insomma: il giovedì ci sono gli gnocchi di pane raffermo, conditi con verdura, erbe o carne che ci offre quel periodo dell’anno. Questo anche per dare qualche idea a chi non ha tanta fantasia in cucina».

Gli studi parigini di Alessandra

La titolare ha studiato e vissuto a Parigi per diversi anni, poi è tornata a Grosseto, la sua città natale. «Con l’arrivo del Covid-19 e di mia figlia ho sentito il bisogno di tornare a casa – dice – Poi ho voluto creare un mio spazio e continuare a fare quello che facevo in Francia e così ho deciso di aprire Le Micro Atelyer».

La passione di Alessandra è spinta dalla curiosità di comprendere come mai alcune persone hanno problemi con certi alimenti. «Mi è sempre piaciuto l’alimento e il mondo dei lievitati – dice – E tutto è cominciato quando mi sono chiesta come mai molte persone fossero gonfie a causa di ciò che mangiavano e mi sono lanciata negli studi».

Fra Grosseto e Parigi ci sono tante differenze ma anche qualcosa che le unisce, secondo Alessandra. «Sono due città che non possono essere messe sullo stesso piano, ma sono entrambe stimolanti. In una devi essere innovativo per essere sempre sull’onda e nell’altra lo devi essere per costruire – dice la donna – Anche perché c’è molto da costruire in Maremma, che ha ottimi prodotti a un prezzo competitivo, cose che a Parigi non esistono».

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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