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L’Avis scende in piazza: «Donare può salvare una vita»

Durante la giornata mondiale del donatore, la carenza estiva di donazioni spinge l’associazione a fare un ulteriore invito
Le ragazze della scuola Mantica di Grosseto e il presidente Avis provinciale Carlo Sestini (a destra) in piazza Dante davanti al gazebo

GROSSETO. Nella giornata mondiale del donatore di sangue (14 giugno) Avis scende in piazza per ricordare l’importante ruolo del donatore nel mondo della sanità. Tanti i soci Avis e i passanti che man mano si fermano al gazebo in piazza Dante a Grosseto. Tanti anche i più giovani che fanno gruppo intorno allo stand grazie all’animazione delle ragazze della scuola di circo e spettacoli Mantica.

Il monitor delle donazioni di sangue che mostra Carlo Sestini (presidente provinciale dell’Avis) rispecchia la situazione aggiornata: la carenza di donazioni si estende a praticamente tutti i gruppi sanguigni.

Servono più donatori e donazioni

L’estate solitamente non è mai stata una stagione in cui le donazioni sono numerose, questa del 2022 potrebbe però risultare ulteriormente critica. Anche per il gruppo sanguigno 0, molto manca a raggiungere buoni livelli di approvvigionamento.

La giornata del donatore non serve all’Avis solo per farsi conoscere, ma soprattutto per dire quanto sia importante donare.

 

 
 
 
 
 
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Sia Sestini, che Erminio Ercolani (presidente Avis comunale) ci tengono infatti a ricordare: «Donare sangue spesso significa salvare una vita. Oltre che per le trasfusioni, il sangue serve anche per i trapianti, ad esempio, e in quei casi ne è davvero necessario molto. Per non parlare poi dell’utilità del plasma: serve per sintetizzare farmaci salvavita».

«Oggi per la prima volta il centro trasfusionale di Grosseto accetta le donazioni anche in orario pomeridiano, speriamo che ciò avvenga anche successivamente – concludono – Siamo qui in piazza per ricordare della nostra presenza anche a chi ci conosce meno, avvicinarsi al mondo della donazione è un bene per la collettività. Donare è davvero fondamentale, specialmente in un periodo di grave carenza come questo».

 

Autore

  • Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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