GROSSETO. Marito e moglie, orafi di professione, il giorno di San valentino avevano deciso di andare a trovare la loro figlia (anche lei orafa) a Roma e partecipare a un meeting del settore. Il viaggio doveva coniugare piacere e affari, ma si è rivelato una profonda seccatura. I due, infatti, hanno perso uno zainetto contenente dei gioielli che sembrava oramai irrecuperabile. Poi è arrivata la mail del comandante dei carabinieri di Castell’Azzara.
Un viaggio rovinato
Partiti da Firenze, i coniugi avevano con loro uno zainetto: dentro c’erano alcuni effetti personali e diversi preziosi, utili alla loro partecipazione all’incontro. Arrivati nella Capitale però si sono resi conto di non averlo più con loro. Pensavano di aver subìto un furto, non capendo tuttavia come potesse essere avvenuto: non erano stati avvicinati da qualcuno durante il viaggio.
La coppia era comunque andata a fare denuncia in una stazione dei carabinieri di Roma, descrivendo con precisione il contenuto dello zaino e rispondendo a ogni domanda dei militari. Nella speranza che ogni dettaglio potesse essere fondamentale per il ritrovamento.
La mail del carabiniere di Castell’Azzara
Dopo alcune settimane il marito ha ricevuto una mail. Un signore pareva avesse ritrovato uno zaino, probabilmente quello smarrito. C’era anche un invito a contattarlo.
Dopo le prime perplessità, è arrivata la bella notizia. Chi gli aveva scritto era il comandante della stazione dei carabinieri di Castell’Azzara. Circa due settimane dopo il viaggio dei due, il militare, libero dal servizio, aveva notato uno zainetto abbandonato lungo la strada, all’altezza di un piccolo slargo.
Insospettito, era andato a verificare. Ricordando che la zona era stata anche un luogo di spaccio, non aveva certo pensato subito che lo zaino contenesse dei preziosi.
Dopo averlo recuperato e portato in caserma, il carabiniere, adoperando tutte le cautele del caso, aveva scoperto che dentro c’erano degli effetti personali, un tablet e diversi oggetti d’oro.
Lo zainetto abbandonato
Il carabiniere ha verificato se ci fossero state denunce che riguardassero smarrimenti o furti degli oggetti ritrovati, ma non aveva trovato riscontri. Nel tentativo di risalire ai proprietari, ha deciso poi di accendere il tablet, risalendo ad un indirizzo e-mail.
Da qui è stato poi possibile per lui mettersi in contatto con la coppia e ricostruire tutta la vicenda.
I coniugi, durante il viaggio per Roma, avevano effettuato una breve sosta lungo la strada. La signora, uscendo dalla macchina, anche per non separarsene aveva preso lo zaino con sé. Lo aveva posato a terra ma senza accorgersene era risalita in macchina, lasciandolo sul ciglio della strada. Sicura di averlo ripreso aveva proseguito il viaggio senza preoccupazioni.
Tutto è bene quel che finisce bene
La vicenda si è conclusa venerdì 3 marzo, nella caserma dei carabinieri di Castell’Azzara, dove l’orafo è rientrato in possesso dei propri beni. Ringraziando il comandante per la sua dedizione, la profonda onestà e il senso civico dimostrati.
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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