Laguna nel dramma, grossa moria di pesci. E poche armi per contrastarla | MaremmaOggi Skip to content

Laguna nel dramma, grossa moria di pesci. E poche armi per contrastarla

Oltre 100 quintali di pesci morti, si teme un altro 2015. L’opposizione: il sindaco si dimetta. Legambiente: «Serve un cambio di passo o la laguna muore»
Alcune immagini dei pesci morti in laguna, in particolare nella zona di Ansedonia
Alcune immagini dei pesci morti in laguna, in particolare nella zona di Ansedonia

ORBETELLO. Tanto tuonò che piovve. Quando stamani, giovedì 25 luglio, proprio il 25 luglio come nel 2015, il sindaco del comune di Orbetello Andrea Casamenti, ha riferito, con un comunicato,  che  la situazione durante la notte della laguna si era aggravata e che lui e il suo team erano  ad Ansedonia, allo sgrigliatore, sin dalle prime ore del mattino, sulla cittadina lagunare  e zone limitrofe è calato più profondo è calato.

La paura che è quella  di ritrovarsi di nuovo all’alba di un nuovo disastro ambientale. Una catastrofe , in piena stagione turistica, un’ecatombe, come quella del  2015.

In effetti questa volta la moria di pesci è importante, si parla di un centinaio di quintali, ma potrebbero essere molti di più. Pesce che potrà essere solo smaltito.

Il sindaco: apertura del Coc e informativa al presidente della Regione

In risposta all’emergenza, Casamenti ha annunciato l’apertura imminente del Centro Operativo Comunale (Coc) per coordinare le operazioni di intervento e monitoraggio. Inoltre, è stato informato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, della gravità della situazione.

La comunicazione del sindaco ha dato il là a tutta una serie di polemiche, facebook presa d’assalto. Come se, parafrasando una frase epica del film il Gladiatore, Casamenti con le sue dichiarazione avesse “scatenato l’inferno”. Si è  passato dal classico “vi avevamo avvisati, nulla di nuovo sotto il sole, e meno male che era tutto sotto controllo” ,  alla richiesta di dimissioni.

Qualcuno , ne fa anche un problema di salute pubblica; chiedendo al primo cittadino se ci sia o no il rischio di natura sanitaria. 

E queste sono le considerazioni più edulcorate che si possono descrivere. 

Le avvisaglie c’erano state già nei giorni scorsi

Va detto che le avvisaglie c’erano tutte, è palese però che  sindaco e amministrazione comunale abbiamo gestito la situazione con le armi che hanno. Il fatto che insieme al presidente Giani si sia chiesto di fare fronte comune per chiedere aiuti al governo è sintomatico. Ma, sia chiaro non basta, quanto meno non basta più. Ora occorre intervenire e subito. 

Nei mesi passati, la laguna di Orbetello ha vissuto diversi episodi critici, ma stavolta si teme un altro 2015. 

Una grossa moria di pesci

A causa delle elevate temperature estive e della ridotta ossigenazione dell’acqua, si sono verificati numerosi episodi di moria di pesci. Questo, anche in passato, ha avuto un impatto devastante sull’ecosistema locale e ha sollevato allarmi tra pescatori e residenti. Le condizioni climatiche hanno aiutato ma non si può sperare nel maestrale come ha scritto qualcuno.

Molti, peraltro, hanno evidenziato livelli preoccupanti di inquinamento nelle acque della laguna, derivanti da scarichi non controllati e dal ristagno delle acque. Secondo alcuni , le autorità locali hanno cercato di mitigare il problema con operazioni di pulizia e interventi di emergenza, ma i risultati sono stati limitati.

Ci sono anche state diverse iniziative di manutenzione e gestione delle acque che  sono state implementate per cercare di migliorare la situazione. Tra queste, l’uso di ossigenatori per migliorare la qualità dell’acqua e la pulizia delle rive.

Quanto avvenuto oggi a 9 anni precisi dalla catastrofe deve portare ad una svolta

La paura è che possa accadere quello che è successo 9 anni fa, proprie in queste ore. Un disastro ambientale di grosse proporzioni, con una forte ricaduta sull’economia della zona. In queste ore convulse ci sono in corso riunioni.  Con l’aggravarsi della situazione durante la notte, le autorità locali stanno intensificando gli sforzi per affrontare l’emergenza. Le prossime ore, quelle della notte tra il  25 e il 26 saranno cruciali.

Confidiamo nel maestrale

Lo scirocco, secondo fonti vicine all’amministrazione comunale sarebbe un grosso problema.  Il sindaco Casamenti ha espresso la sua preoccupazione per l’impatto a lungo termine sull’ecosistema della laguna e sulla comunità locale.  Va detto però  che è necessaria la collaborazione tra le autorità comunali, regionali e i residenti, ma anche  i politici della zona che siedono nelle aule del parlamento e che sono vicini al primo ministro Giorgia Meloni.

Le chiacchiere lasciamole al vento, oggi occorre fare tutti fronte comune per affrontare e superare questa crisi in maniera definitiva strutturale.

La laguna di Orbetello rappresenta una risorsa naturale di grande valore, non solo per la biodiversità che ospita, ma anche per l’economia locale legata alla pesca e al turismo. È quindi essenziale adottare tutte le misure necessarie per preservarla e garantirne la sostenibilità nel tempo e anche se non siamo a questo e non ci iscriviamo al partito del disfattismo, occorre evitare di mandare a rotoli una stagione turistica entrata nel vivo. 

Il consigliere Berardi

«Il Comune sta predisponendo un progetto di collaborazione con il Cnr-Ismar di Roma per migliorare le attività di monitoraggio della laguna, tramite l’utilizzo di nuove tecnologie ad alto profilo come il telerilevamento satellitare. Tale tecnologia permetterebbe di mappare e caratterizzare la distribuzione totale della vegetazione algale sommersa, al fine di supportare le fasi decisionali volte alla pianificazione degli interventi strutturali necessari».

«Un approccio di questo tipo permetterebbe di gestire in maniera ottimizzata la raccolta delle biomasse, la caratterizzazione dei sedimenti e permetterebbe di implementare il lavoro del drone marino ( già in possesso del Comune di Orbetello) al solo fine di prevedere con la maggiore accuratezza scientifica possibile l’insorgenza di eventi distrofici non che integrare tali informazioni con il lavoro già concluso dalla Regione Toscana attraverso il Dicea di Firenze».

«Il tutto al fine di comprendere meglio le esigenze specifiche dell’eco sistema laguna di Orbetello».

Berardi propone le seguenti azioni:

  • programmare la manutenzione ordinaria dei canali esistenti e la creazione dei nuovi, sia all’interno che all’esterno dell’aria lagunare (Fibbia, Nassa, Ansedonia), adottando tutte le necessarie misure amministrative e legislative.
  • Riutilizzare i fanghi escavati per progetti di valorizzazione naturalistico/ambientale, come la creazione di isolotti per il WWF.
  • Quindi realizzare progetti per contrastare l’eutrofizzazione, riducendo la crescita della specie “Valonia” e valutando successivamente la semina di piante acquatiche per riequilibrare l’ecosistema.
  • L’azione immediata. Infine, chiede di considerare immediatamente l’uso di ossigenatori artificiali e panne all’uscita del canale di Ansedonia per dirigere a largo la massa d’acqua “colorata” che prossimamente uscirà da Ansedonia. 

Panne ad Ansedonia, due delibere del Comune

Al termine del Coc il sindaco ha diffuso un comunicato.

«La riunione del Coc è stata convocata in via precauzionale dopo l’aggravamento delle condizioni nella notte scorsa. Sono state intanto approvate in giunta due delibere: la prima delibera è un atto di indirizzo per la collocazione di panne di contenimento all’uscita del canale di Ansedonia per garantire il corretto deflusso dell’acqua della laguna in uscita, la seconda delibera stabilisce il finanziamento comunale di 80 mila euro per tale collocazione».

«Ci è arrivata la comunicazione ufficiale dello smaltimento da parte della ditta incaricata ieri del pesce morto quantificato in 130 kg. Oggi il quantitativo sta salendo in modo importante ed è attivo lo sgrigliatore ad Ansedonia con la raccolta e smaltimento dell’eventuale pesce morto».

«La Regione che è già stata informata viene aggiornata costantemente».

L’opposizione: morte annunciata, il sindaco si dimetta

Alternativa Orbetello chiede le dimissioni del sindaco Casamenti.

«Una morte annunciata. E chi ha negato l’evidenza, sottovalutato i segnali e non ascoltato né i dati in arrivo né la richiesta di intervento della cittadinanza e di chi conosce bene la Laguna, ha dovuto alla fine arrendersi all’evidenza, o meglio alla tragedia. Un’inerzia amministrativa senza precedenti che dimostra senza ombra di dubbio come l’attuale amministrazione sia assolutamente incapace di amministrare il territorio sotto ogni aspetto, a partire dalla laguna che ne è il centro identitario, ambientale, turistico ed economico».

«La giunta Casamenti ha fallito e deve dimettersi. Ha fallito nel gestire ciò che era di sua competenza e ha fallito nel sollecitare gli Enti superiori competenti per tutto il resto. Ha fallito su tutti i fronti. E questa ennesima tragedia è solo l’apice di un iceberg di errori, inerzie e mancanza di ascolto, confronto e trasparenza, propagandate a suon di titoloni sui giornali solo come fumo negli occhi dei pochi cittadini ancora fiduciosi».

«È sotto gli occhi di tutti cosa vuol dire continuare a stare nelle mani di chi non sa fare e non sa cosa sia la lungimiranza. Le responsabilità per questa situazione sono tante e tutte rinvenibili negli atti così come e soprattutto nella mancanza di essi. Il gruppo consiliare Alternativa Orbetello chiederà con atto ufficiale le dimissioni immediate del sindaco e di coloro che detengono assessorati e deleghe con competenza sulla laguna dal punto di vista ambientale, economico e di gestione».

«Il sindaco Casamenti e la sua giunta hanno sperato anche quest’anno, come ogni anno in cui hanno governato, che le condizioni meteo li mettessero al riparo dalla dichiarazione del proprio fallimento. Già in anni passati ci sono stati eventi che hanno dimostrato l’incapacità e il pericolo di siffatto gruppo di amministrazione, ma allora e ogni volta sono riusciti con una ormai consueta tecnica personalistica e propagandistica a restare al loro posto, a prendere in giro i cittadini. Ora è diverso. La cittadinanza non ha più alcuna intenzione di farsi prendere in giro, perché ha capito che ne va della sopravvivenza economica di intere famiglie e della salute pubblica di tutta la comunità».

Legambiente: «Urgente un cambio di passo, o la laguna muore»

Angelo Gentili, componente della segreteria nazionale di Legambiente: «La laguna di Orbetello è un ecosistema fragilissimo, che necessita di una gestione stabile, duratura e di ingenti risorse. Complice anche la crisi climatica, quella a cui stiamo assistendo è la dimostrazione drammaticamente pratica dell’urgenza di un cambio di passo. Il rimbalzo di responsabilità da un ente all’altro e le dinamiche politiche devono farsi da parte a favore di un’accelerazione nei confronti di un percorso capace di salvare la laguna, la comunità e le economie locali».

«L’accordo di programma tra Regione e Comune relativo alla gestione ordinaria dello specchio acqueo si è dimostrato manchevole nella teoria e nella pratica. La proposta di legge relativa all’istituzione di un consorzio – sostenuta da tutte le forze politiche – può essere risolutiva, a patto che si trasformi presto in realtà attraverso stanziamenti e decisioni strutturali. La palla, dunque, è nelle mani del governo, ma tutte le realtà istituzionali devono sentirsi chiamate in causa sia nella gestione di un’emergenza che sta nuovamente mettendo in ginocchio il territorio che nella battaglia per la messa a terra di soluzioni definitive».

Da parte di Legambiente, il dito è puntato contro la corsa della crisi climatica che, nell’opinione dell’associazione ambientalista, deve essere affrontata per tempo, stando alla larga da tardive iniziative tampone.

Ripulire i canali e abbassare il fondale sono soluzioni che devono essere percorse nei tempi e nei modi giusti. Così come la gestione delle alghe che, oltre a poter essere rimosse dal fondale e destinate ad altri usi, possono essere addirittura riutilizzate in ottica di economia circolare. Altri due temi sono strategici: la movimentazione dell’acqua, da potenziare con apposite tecnologie, e una corretta gestione delle aperture, attraverso le quali consentire un pieno e costante scambio tra laguna e mare.

Una nuova visione della laguna, compatibile con gli eventi climatici estremi a cui stiamo assistendo, deve essere contemplata in ogni decisione presente e futura allo scopo di mettere definitivamente da parte azioni straordinarie a favore di misure ordinarie.

«Il timore che si stia per assistere a una crisi del tutto somigliante a quella del 2015 – ha concluso Gentili – è più che reale. Come associazione ambientalista, siamo a disposizione per fornire un contributo fattivo al dibattito. La sollecitazione alle istituzioni è a gestire celermente la situazione di emergenza, mettendo al primo posto la salute, la salubrità e gli interessi della comunità orbetellana».

Autore

  • Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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