Laguna di Orbetello, è un vero disastro: migliaia di quintali di pesci morti Skip to content

Laguna di Orbetello, è un vero disastro: migliaia di quintali di pesci morti

Pesci morti galleggiano ovunque. Il pescatore della Cgil: «Peggio del 2015, fra 2000 e 3000 quintali di pesci morti». Chieste le dimissioni di sindaco e giunta
Laguna di Orbetello, due foto dei pesci a galla che, con lo scirocco, sono stati portati verso il centro abitato
Laguna di Orbetello, due foto dei pesci a galla che, con lo scirocco, sono stati portati verso il centro abitato

ORBETELLO. Sono ore convulse, drammatiche a Orbetello, dove la laguna simbolo di bellezza e vita, è stata colpita da una devastante moria di pesci. Non si può parlare ancora di giorno dopo, perché la situazione è in divenire,  siamo ancora nel mezzo di un evento drammatico che ricorderemo a lungo .

Con la Cgil che fa parlare un vecchio pescatore della coop La Peschereccia che parla di 2000-3000 quintali di pesce morto.

Peggio che nel 2015.

L’Amministrazione, però, al momento ne ha raccolti circa 200 quintali.

Lungo la laguna tanti capannelli di persone che vogliono rendersi conto del disastro assoluto.

La scena è segnata da una sensazione di tristezza  e impotenza.

I pesci morti, tanti, galleggiano sulla superficie dell’acqua, mentre la gente si chiede se si stanno trovando soluzioni al problema, e soprattutto cosa si sta facendo nell’immediato.

Pesci morti a galla in laguna
Pesci morti a galla in laguna

Una guerra contro il tempo

Nella serata di giovedì 25dopo la  riunione del Coc (Comitato Operativo comunale), l’amministrazione comunale aveva preso le prime decisioni. Due delibere, la prima per la collocazione di panne di contenimento all’uscita del canale di Ansedonia, la seconda, per il finanziamento per le stesse.

Roberto Berardi , personaggio di spicco dell’attuale amministrazione, ieri ci aveva confidato che la notte sarebbe stata dirimente, rispetto all’andamento della crisi.

La notte è passata e purtroppo il dio Eolo, ci ha messo del suo. Infatti, se nella giornata di giovedì 25 Luglio, il maestrale ha spinto tutto verso Ansedonia, con il cambio di vento, il maggior quantitativo di pesce morto è arrivato nella acque di laguna lungo Orbetello e Neghelli a Levante. Ovunque tanta morte. 

La situazione è sempre più drammatica, almeno per noi che non siamo tecnici, che ci troviamo di fronte ad un disastro ambientale di grosse proporzioni, di immagine .

Sulla spiaggia della Feniglia arrivano le carcasse dei pesci

Dopo Ansedonia ieri, oggi, venerdì 26, è stata la volta della Feniglia. Alcuni cittadini, trasformatisi in tanti fotoreporter, hanno fotografato, postato e commentato di tutto e di più. In alcuni casi abbiamo visto immagini della Feniglia che devono far preoccupare. 

Il bollettino del sindaco

Il sindaco Casamenti, sistematicamente, tiene informata la cittadinanza e i media, delle azioni che l’Amministrazione Comunale sta mettendo in campo. È in contatto diretto con il presidente della Regione, Giani che mette al corrente della situazione.

«Fino a questo momento sono stati raccolti intorno a 100 quintali di pesce morto già in fase di smaltimento. Nel 2015 furono oltre 2000 quintali, come dire che per le proporzioni la cosa non è così drammatica. Abbiamo concluso la riunione con sette ditte locali per l’attivazione a partire dalle ore 17 del servizio di di raccolta lungo tutto la sponda di levante dalla diga fino al quartiere Neghelli. Infine , abbiamo convocato nuovamente il Coc a cui abbiamo richiesto un analisi continua dell’area ad Arpat».

Il pescatore delLa Cgil: «Fra 2000 e 3000 quintali di pesce morto. Non ripariamo a toglierlo»

A descrivere quanto sia drammatica la situazione nel bacino orbetellano è Leandro Moretti, pescatore dipendente della cooperativa La Peschereccia e iscritto alla Cgil, che insieme agli altri operai sta contribuendo ad arginare l’emergenza.

«Ho 62 anni e da 49 lavoro come pescatore nella laguna – spiega Moretti – Non ho mai visto, nemmeno nell’estate del 2015, una situazione tanto compromessa. Con esalazioni che da giorni ammorbano l’aria a Orbetello, e oramai diversi episodi di irritazione alle vie respiratorie da parte di tanti cittadini».

«Il problema principale in questo momento è senza dubbio quello sanitario, perché si stanno accumulando 2-3.000 quintali di spigole, cefali, orate e anguille morte alla foce sud di Ansedonia, dove c’è lo sgrigliatore che trattiene il materiale putrescente per evitare che venga sversato in mare. Stiamo caricando centinaia di sacchi per rifiuti speciali su camion sigillati che portano i pesci morti in un sito di smaltimento, ma non facciamo pari».

LE FOTO

Poi Moretti conclude. «In veste di pescatori – aggiunge – abbiamo perso tutto: lavoro e risorsa ittica sulla quale questo lavoro si reggeva, perché sono morti tutte i pesci, dagli avannotti a quelli di 5 chilogrammi. Siamo così esasperati che abbiamo anche pensato di aprire gli sgrigliatori per far defluire i pesci morti in mare, lungo la spiaggia di Ansedonia, per costringere politica e istituzioni a farsi carico davvero del problema».

«Questa è un’apocalisse»

«Questa è un’apocalisse vera, ma a livello locale nessuno ha aperto gli occhi per tempo. Il centro operativo comunale non ha coinvolto nessuno di noi che la laguna la conosciamo a menadito, e fino a martedì scorso il sindaco sminuiva il problema in una riunione coi commercianti orbetellani rassicurandoli sul fatto che erano morti appena 160 chili di pesci».

«Situazione più grave che nel 2015»

«La situazione nella laguna di Orbetello è tragica. La moria di pesci dovuta ad anossia è molto più grave di quella avvenuta nel 2015 che tutti ricordiamo – aggiunge Paolo Rossi, segretario della Flai Cgil di Grosseto – Siamo di fronte a un vero e proprio disastro ambientale con gravi conseguenze sanitarie, figlio di decenni di sottovalutazione dei problemi a tutti noti e di soluzione tampone che non hanno mai preso in considerazione la laguna come un ecosistema da gestire in modo unitario».

«Ogni livello istituzionale ha le proprie responsabilità, ma in modo particolare ce l’hanno avuta governi e parlamenti susseguitisi negli ultimi 10 anni, nel corso dei quali non si è stati in grado di istituire un ente laguna dotato di risorse adeguate, che fosse in grado di farsi carico della gestione del bacino».

«Questa ennesima tegola, inoltre, cade nel momento peggiore anche rispetto alla vicenda della procedura fallimentare che riguarda la cooperativa dei pescatori. Gli stessi che sono sempre stati poco ascoltati, e che oggi sono in prima fila al lavoro per rimuovere le enormi quantità di pesce putrescente accumulatosi soprattutto alla bocca sud di Ansedonia. Con queste premesse, e considerato che il Comune di Orbetello ha sottovalutato dall’inizio quel che stava succedendo, chiediamo a Regione Toscana e Ministero dell’Ambiente di intervenire intanto per scongiurare i problemi sanitari, ma anche per istituire una volta per tutte l’ente di gestione della laguna. Fra l’altro, questa situazione drammatica, non riguarda solo chi vive di pesca ma l’intera comunità orbetellana, con il settore del turismo che potrebbe ricevere un colpo esiziale».

Il sindaco Casamenti però contesta questi numeri: «Non so come possano parlare di questi numeri dalla Cgil. Al momento siamo a 130 quintali raccolti e registrati. Non facciamo allarmismo inutile».

IL VIDEO

 

 
 
 
 
 
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Scatenate le opposizioni: il sindaco deve dimettersi

Da più parti le opposizioni chiedono le dimissioni  di Casamenti . «Non solo siamo di fronte ad un disastro , ma il sindaco continua a minimizzare la gravità della situazione , salvo poi, nell’emergenza come adesso, fare inutili appelli alle altre autorità» dice Luca Aldi di Azione.

Tonino Fornaro, che di politica ne ha fatta tanta in passato e ora si gode la pensione,  chiede al sindaco se non sia necessario chiedere lo stato di emergenza per  calamità naturale.  Dal PD si chiedono le dimissioni «lo stato di inadeguatezza di questa amministrazione comunale è sotto gli occhi di tutti».

Il dibattito è serrato, duro, drammatico,  e si consuma , per la maggiore sulle pagine di facebbok, che il sindaco Casamenti usa , più di ogni altra cosa, per comunicare con i cittadini. 

Per lunedì 29 luglio è convocata un’assemblea pubblica 

In seguito al collasso ambientale della laguna di Orbetello, il collettivo il Kairos ha ritenuto necessario organizzare un’assemblea pubblica aperta alla cittadinanza tutta. Alla luce della gravità degli ultimi avvenimenti e delle reazioni scomposte e inadeguate della giunta comunale , si è ritenuto doveroso che deve essere la società civile a dire la propria, pretendere spiegazioni. 

«Abbiamo deciso anche di organizzare una petizione online per chiedere le dimissioni di tutta la giunta comunale, in quanto tutti e tutte corresponsabili dell’incuria del territorio in cui viviamo e della sottovalutazione della crisi lagunare in essere».

Questo il link alla petizione: https://chng.it/74xyTFyBhr

Assediati sindaco e amministrazione comunale 

La sensazione è questa.  Anche se Casamenti , si difende come un leone. Forte anche della convinzione, più volte espressa, che ha fatto e stia facendo tutto il possibile. Più volte ha affermato che  la competenza sulla laguna è di regione e stato.  Quello che non occorre fare in questi casi è strumentalizzare le situazioni, da una parte e l’altra.

Quello che sta accadendo è sotto gli occhi di tutti, l’obiettivo in questo momento è cercare di salvare la laguna, una stagione estiva  avviata e l’immagine di Orbetello. Poi, sarà il momento del confronto , delle proposte, dove tutti indistintamente dovranno intervenire in maniera costruttiva ed una volta per tutto.

Autore

  • Vittorio Patanè

    Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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