L'addio ad Aurora, tra palloncini, rose e un silenzio disperato - VIDEO E FOTO | MaremmaOggi Skip to content

L’addio ad Aurora, tra palloncini, rose e un silenzio disperato – VIDEO E FOTO

Tutto il paese ha salutato il feretro bianco portato sempre a spalla, fino a raggiungere il cimitero dove la diciannovenne morta in traghetto riposerà
La bara portata a spalla in chiesa

BATIGNANO. Da lontano vedi il campanile della chiesa, intorno le case appaiono ancora più anguste, strette in un ipotetico abbraccio. È il giorno dell’addio ad Aurora.

 

 
 
 
 
 
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C’è il sole. La radio diventa nemica e sarcastica con la voce di Venditti a rievocare “che fantastica storia è la vita”. Una sassata.

Il silenzio interrotto dalle lacrime

Il dolore è contorto, attorcigliato come i tronchi e i rami degli olivi che contornato il borgo. È oscuro, incomprensibile, cattivo. Esplorarlo è impossibile protetto com’è dalle invalicabili mura umane. Resta arrotolato nelle cantine oscure, nei solai in penombra, che ognuno di noi ha paura di dilatare e illuminare. Il buio resta un alleato.

Allora carpire il segreto dei perché si possa morire repentinamente su una nave in navigazione davanti a Napoli a soli 19 anni è impraticabile.

Quando mancano quasi due ore all’arrivo di Aurora, via di Mezzo è immersa in un silenzio oleoso, soffocante. Si muovono solo le bandiere bianche e gialle appese, dalle case escono sussurri, si intuisce il canto degli uccelli, che, repentinamente, cessa. Lontano un miagolio di un gatto. Il resto è chiuso.

Tutto il paese stretto attorno ad Aurora

Davanti alla chiesa San Martino si lavora per sistemare gli ultimi ritocchi. La porta è contornata da palloncini bianchi e rose, altoparlanti sparsi sono pronti a diffondere le voci di don Michele, Marius, Vincenzo, Nicola, Pier. Religiosi che hanno conosciuto Aurora, i genitori Erika e Paolo, la sorella Martina. I rintocchi di campana fanno rabbrividire, l’organo sparge veli, che volano lontano.

Aurora è vestita di un bianco accecante come neve, profumata di primavera. La sorreggono le spalle di un intero paese attraverso l’angusta via di Mezzo, prosegue lenta, ondeggia. Il silenzio si condensa su quella macchia bianca. L’ultimo tratto sono scale ripide, Aurora riconosce posti e persone, l’ingresso della chiesa, dove entra sicura.

Il rito è diffuso nelle piazzette, nei vicoli del borgo, le voci dei sacerdoti attraversa palloncini bianchi tenuti dagli amici, fiori colorati, occhi spenti. Il silenzio è un oceano di grida sotterranee, di perché inutilizzabili, anche di inutili rancori. Aurora esce dalla pieve sorretta da uomini increduli, scende la scalinata, passa sotto l’apertura, che porta al cimitero. Il carro funebre resta vuoto. La lenta processione si avvia lenta, il palloncini bianchi volano in cielo, in terra resta solo il silenzio.
L’unico amico a cui aggrapparsi per piangere.

Autore

  • Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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