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La strada contorta del Grifone tra successi, vergogna e silenzio stampa

Le tre fasi della stagione deludente: male con Malotti, la rinascita con Consonni e le 8 vittorie, le ultime gare da dimenticare
Gigi Consonni e Roberto Malotti, i due volti del Grifone in panchina
Gigi Consonni e Roberto Malotti, i due volti del Grifone in panchina

GROSSETO. Tre momenti per una stagione del Grifone che, anche quest’anno, non sta portando le soddisfazioni attese.

Troppi per ambire ad un traguardo.

Le tre stagioni biancorosse: la prima

Il ciclo attuale è caratterizzato dal parallelismo con quello iniziale.

Roberto Malotti, dopo settimane di incertezze, decide di restare in panchina, l’ambiente gradisce, chi è contrario resta zitto. Il tecnico di Firenze sceglie il ritiro, propone giocatori. La società accetta senza proferire parola, senza soffermarsi sui rischi e timori di uno svolgimento che si preannuncia come una strada dissestata, resa ancora più impraticabile da cinque turni di squalifica all’allenatore.

Di fatto la società assume anche due cani che caratterizzano gli allenamenti precampionato su un terreno infame, duro come sampietrini e una temperatura sahariana, opta per il pendolarismo giornaliero di Malotti tra Firenze e Grosseto. Chi vede nero resta in disparte, quando esprime pareri diversi trova un muro. Si inizia.

La prima è dolce (3-0 interno con l’Orvietana), la seconda a Seravezza lo è a metà (1-1), la terza (1-2 in casa col Poggibonsi) amara. La quarta è un disastro calcistico (5-2 a Livorno), la quinta illude (2-0 allo Zecchini sulla Sangiovannese), la sesta è un suicidio sportivo (3-2 a Terranuova). Sei partite, tre sconfitte (due consecutive), un pareggio, due vittorie. In totale 7 punti. Viene presa la decisione del cambio tecnico, è Francesco Lamioni a indicare Luigi Consonni. Tutti contenti e sorridenti, le espressioni generali parlano di scelta saggia.

La seconda, le otto vittorie in fila

La seconda fase della stagione è la migliore, ma anche illusoria: 11 gare, una sconfitta, due nulli, otto, meravigliose vittorie.

Una mutazione radicale, una rincorsa da record, la distanza col Livorno si accorcia a vista d’occhio. Consonni è incoronato imperatore con tanto di alloro in testa. L’epilogo dell’andata è un trionfo.

Il Grifone espugna il Franchi di Siena, il 2024 viene salutato tra applausi, canti e sogni che volteggiano. Giustamente.

La terza, 6 punti in 7 gare

La terza fase è quella attuale. Sette gare, 3 sconfitte (due consecutive), 3 pareggi, un successo, sei punti in tasca. In pratica la fotocopia della fase numero 1. Classifica distrutta, Livorno in orbita, silenzio stampa, resta la soddisfazione che il Grifone non è in zona playout.

Carotare il terreno per cercare le cause di questa frenata senza Abs è decisamente arduo. Al netto di squalifiche e infortuni, taluni dei quali legati al ritiro, un dato è certo: la rosa è stata assemblata male.

Marzierli è solo da sempre, non c’è chi prenda in mano la rosa con razionalità e personalità funzionando da motrice, in generale la rosa appare umorale e senza difese mentali. È bastato Orvieto per aprire la crepa in cui sono precipitate immediatamente le otto vittorie inanellate con grande dispersione fisica e mentale, in campo la squadra è tornata ad esporre tutte le negatività tecniche e di tenuta psicologica, che la circondano.

Malotti prima, Consonni dopo, non hanno saputo arginare questi aspetti genetici della rosa il cui motore funziona a scatti irregolari.

Resta la cenere, ora i playoff

A dieci turni dalla fine, dunque, il Grifone stringe cenere tra gli artigli, la società, dopo aver disperso risorse importanti, ha perso l’orientamento spiaggiandosi sulle rive del campionato. Per vincere la serie D occorrono meno parole e una politica calcistica veramente intensa dove il significato di maglia sia al primo posto.

Non resta altro che chiudere la stagione senza altre domeniche di vergogna e testa china, per poi andare ai playoff con la seria intenzione di vincerli senza pensare che potrebbero essere inutili.

Autore

  • Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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