PORTO SANTO STEFANO. Gli abitanti del Pianone sono sul piede di guerra da anni e dicono di vivere «in una situazione drammatica tra curve pericolose e diritti negati e con l’abbandono totale della spiaggia della Soda».
La strada provinciale in questione è la 161, all’altezza del bivio per via del Pianone, in località la Soda, un angolo incantato dell’Argentario, teatro ogni anno di numerosi incidenti. «Più volte – spiegano alcuni residenti – abbiamo fatto presente una situazione che anno dopo anno diventa sempre più insostenibile e pericolosa, scrivendo e confrontandoci anche con il sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli. Ad oggi tutto tace, tutto è fermo e non c’è nessuna risposta concreta».
La provinciale 161

«L’accesso alla via – spiegano i residenti – avviene in piena curva, senza alcuna segnaletica orizzontale che annunci lo svincolo o inviti alla riduzione della velocità. A pochi metri si trova l’unico accesso alla spiaggia libera dei “Due Pini”, e il pericolo aumenta esponenzialmente con l’arrivo della stagione estiva, quando migliaia di residenti e turisti attraversano quel tratto per raggiungere il mare».
Attraversamenti pericolosi e nessuna protezione per i pedoni
«Chi scende da via del Pianone – continuano i residenti – è costretto ad attraversare la Provinciale 61 proprio in curva, in assenza di strisce pedonali o passaggi protetti. Famiglie, anziani e bambini rischiano ogni giorno la vita. Non si tratta solo di una mancanza progettuale, ma di un vero e proprio disinteresse per la sicurezza pubblica».
La spiaggia visibile in curva: una trappola pericolosa
Un altro elemento di rischio che emerge è la totale mancanza di schermatura vegetale della spiaggia “I Due Pini. «Chi arriva da Orbetello, subito dopo una curva a gomito – continuano- si ritrova di fronte l’improvvisa vista del mare. Un fattore che distrae inevitabilmente alla guida e che in una zona così delicata può risultare fatale. I residenti chiedono da anni una barriera vegetativa realizzata con piantumazioni autoctone che protegga sia l’ambiente che la sicurezza stradale».

Il mistero del sottopasso “scomparso”
Nel cuore della protesta c’è anche la questione del sottopasso pedonale TS78125, una struttura costruita come via di fuga in caso di piena del vicino fosso, un’opera pubblica che serviva da accesso sicuro alla spiaggia. Oggi quel passaggio è inspiegabilmente inglobato in una proprietà privata e viene utilizzata a proprio uso e consumo. Sbarrato a qualsiasi accesso pubblico. i cittadini denunciano quella che ritengono una grave anomalia giuridica, sottolineando che «secondo il Codice civile e la legge 152/2006, il cunicolo è un bene demaniale e non può essere né alienato né usucapito».

La spiaggia della Soda tra incuria, abbandono e degrado ambientale
Oltre al rischio, c’è il degrado. La spiaggia della Soda, un tempo gioiello naturale accessibile a tutti, oggi versa in uno stato di totale abbandono. Rifiuti, vegetazione incolta, assenza di cestini, segnaletica scolorita o inesistente sono evidenti. Le strutture pubbliche non sono manutenute, l’ambiente è lasciato al caos e i cittadini si chiedono dove siano finiti i piani di valorizzazione e tutela di uno dei tratti più belli e frequentati della costa.
Le richieste: «sicurezza, trasparenza e rispetto dei beni pubblici»
I residenti avanzano richieste chiare: «Vogliamo la segnaletica orizzontale e verticale adeguata sulla SP161 per ridurre la velocità e segnalare lo svincolo per via del Pianone. Serve un attraversamento pedonale sicuro e protetto verso la spiaggia e la riapertura del sottopasso TS78125 al pubblico. È poi necessaria la schermatura vegetale ambientale lungo il tratto a rischio e un intervento di pulizia, di manutenzione e di riqualificazione della spiaggia della Soda. Questo è un grido ignorato da troppo tempo». E concludono: «Quello che chiediamo non sono privilegi, ma un diritto: sicurezza sulle strade, accesso garantito ai beni pubblici e tutela del paesaggio. La situazione è grave – spiegano con forza – e l’inazione delle istituzioni non è più tollerabile. È tempo di restituire dignità, decoro e sicurezza a una zona che rappresenta non solo un patrimonio naturale, ma anche la quotidianità di una comunità intera».
La posizione di Lupo Rattazzi
Sule problematiche della spiaggia della Soda MaremmaOggi ha sentito Lupo Rattazzi, figlio dell’indimenticata sindaca di Monte Argentario , Susanna Agnelli. Lupo è innamorato dell’Argentario e lo scorso anno aveva posto all’attenzione generale il degrado della spiaggia della Soda, cercando con il suo intervento autorevole di stimolare un’azione concreta dell’amministrazione comunale. La sua risposta è lapidaria: «Sarebbe bene – dice – avere un’indicazione di interesse e risolvere questo problema visto che il mare e le spiagge sono la risorsa numero uno dell’Argentario».
La risposta del sindaco Arturo Cerulli

MaremmaOggi ha sentito a tal proposito anche il sindaco del comune di Monte Argentario, Arturo Cerulli, il quale ha risposto con fermezza e tranquillità alle richieste dei residenti: «Per quanto riguarda i lavori alla spiaggia, la Soda, ho fatto presente che presto li faremo. Non ora, ma prima della stagione estiva. Per il sottopassaggio, se i residenti pensano che un privato gli abbia fatto un torto devono rivolgersi alle autorità preposte. Infine, per quanto riguarda la strada 161 vorrei ricordare che si tratta di una strada provinciale, non di nostra competenza».
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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