MASSA MARITTIMA. Devi accompagnare qualcuno al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima? Attrezzati: in estate serve il cappellino per il sole, quando piove, l’ombrello è d’obbligo. Perché la sala d’aspetto per i parenti dei pazienti che hanno bisogno di una visita, è fuori, all’aperto, dove sono state sistemate tre o quattro sedie e dove non c’è alcun tipo di riparo.
La segnalazione arriva questa volta dall’architetto David Fantini, che lunedì 20 marzo ha accompagnato il padre che aveva bisogno di una prestazione al pronto soccorso dell’ospedale.
L’anziano è entrato per essere visitato, il figlio è rimasto fuori dove le sedie disponibili non erano nemmeno sufficienti e dove non c’era nemmeno un posto per ripararsi.
Via il gazebo, restano le sedie all’aperto
Il problema della sala d’attesa del pronto soccorso del Sant’Andrea si perde nella notte dei tempi. Fino all’inizio di marzo, c’era il gazebo, che serviva per riparare le persone in attesa dalla pioggia e dal sole in estate.
Poi, anche quello è stato tolto, dopo più di due anni di onorato servizio.
«Non penso a persone come me – dice Fantini – Penso soprattutto al disagio che possono patire gli anziani o chi ha necessità di aspettare durante la notte. Meglio di niente potrebbe anche essere una tenda comprata da Decathlon».
Più volte il Pci delle Colline metallifere ha protestato per questa situazione che ancora oggi non ha trovato però una soluzione.
«Sinceramente – aggiunge l’architetto – in Italia nel 2023 situazioni come queste non dovrebbero esistere». Anche in un pronto soccorso che ogni giorno accoglie soltanto una ventina di pazienti.
«Mi offro per coordinare un gruppo di lavoro»
La Asl risponde: «Gli accompagnatori dei pazienti più fragili potranno usare la sala all’interno del pronto soccorso»
Sulla vicenda del gazebo davanti al pronto soccorso dell’ospedale di Massa Marittima, il dott. Michele Dentamaro, direttore del presidio ospedaliero, dichiara: «Siamo dispiaciuti per il disagio avvertito dai familiari e abbiamo già acquistato un nuovo gazebo che arriverà a giorni».
«Gli accompagnatori dei pazienti più fragili possono utilizzare la sala di attesa all’interno del pronto soccorso – precisa – Gli altri familiari possono utilizzare l’ampia sala di aspetto all’ingresso dell’ospedale. In ogni caso – conclude – nel colloquio con il medico viene richiesto all’accompagnatore di lasciare un contatto per essere aggiornati tempestivamente sull’evoluzione terapeutica e quando si avvicina la dimissione del ricoverato».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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