GROSSETO. Liti tra minorenni, qualche volta tra pregiudicati. Per questo il questore di Grosseto ha chiuso per 7 giorni il FaQ. Un boccone amaro e difficile da digerire per il titolare, Aldo Giuliani, che fa tutto quello che può per mantenere la sicurezza all’interno e all’esterno del locale.
L’unico dove i giovani, in città, trovano uno spazio per ballare e divertirsi.
«All’interno non abbiamo problemi, perché vietiamo l’ingresso a chi potrebbe creare disagi – spiega Giuliani – Abbiamo un servizio d’ordine efficiente. Se poi però queste persone vanno altrove a fare danni, io cosa ci posso fare? Fuori dal cancello, all’esterno del locale, c’è un addetto alla sicurezza che controlla il parcheggio e da quando c’è lui è tutto più tranquillo. Non si risolve la situazione chiudendo i locali che, come noi, controllano tutto quello che devono controllare e che mantengono la sicurezza dove gli compete».
Chiuso a causa delle risse
Il questore ha chiuso l’attività a causa di alcune risse che sarebbero avvenute nel locale, oltre che per alcuni reati che sono stati segnalati dai residenti che si sono lamentati del degrado creato da chi frequenta il FaQ. Dove, spesso, sono intervenute le pattuglie.
«Non è possibile tutto questo, se qualcuno fa cose fuori dal locale io che ci posso fare? Ho un uomo della sicurezza che controlla il parcheggio, ma se le persone si spostano in altri punti per delinquere non è una mia responsabilità – dice Giuliani – La situazione è assurda, perché io non ho potere su cosa facciano le persone fuori dal locale. Posso solo non far entrare chi potrebbe fare qualcosa di illegale e basta».
Il fine della questura è quello di contrastare fenomeni di violenza e reati in genere. Ma è anche vero che non far commettere reati spetta alle istituzioni e colpendo i punti di ritrovo, che spesso sono i locali, si danneggiano principalmente le attività e non i delinquenti, che al massimo cambiano posto.
«La sicurezza è un problema che certamente esiste e che deve essere gestito – dice Giuliani – Ma non può essere fatto chiudendo i locali. Le persone si accoltellano, si picchiano e spacciano in tutta la città, non nei locali. Se qualcuno commette qualcosa di illegale deve stare in galera non fuori: è questo quello che deve essere fatto».
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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