La Pro loco piange Simonetta, uccisa da una malattia a 52 anni | MaremmaOggi Skip to content

La Pro loco piange Simonetta, uccisa da una malattia a 52 anni

Aveva lavorato a lungo come operatrice socio sanitaria nella rsa di Scansano, prima di vincere il concorso all’ospedale Misericordia
Una recente immagine di Simona Bicocchi
Una recente immagine di Simonetta Bicocchi

SCANSANO. Aveva solo 52 anni e così tanto amore nel suo cuore da essersi messa, fin da giovane, al servizio degli altri. Proprio per questo aveva scelto un lavoro delicato, come quello dell‘operatrice socio sanitaria. 

Professione che Simonetta Bicocchi aveva sempre svolto con il sorriso sulle labbra, prima nella rsa di Scansano, dove per anni si è presa cura degli ospiti della struttura. Poi, vinto il concorso indetto dall’Asl Toscana Sud Est, all’ospedale Misericordia di Grosseto

Addio al bel sorriso della Pro loco

A Montorgiali, la notizia della morte di Simonetta, venerdì 8 novembre è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Aveva scoperto da poco tempo di essersi ammalata e aveva affrontato questa terribile prova con lo stesso spirito con cui aveva sempre vissuto. 

Sorridendo, continuando a dimostrare amore e umanità, impegno. Come aveva sempre fatto. 

Mamma di un ragazzo poco più che ventenne, Simonetta viveva a Montorgiali e faceva parte della Pro loco. Quando c’era da organizzare una festa o un’iniziativa, Simonetta era lì, a darsi da fare per rendere speciali gli appuntamenti promossi dall’associazione. 

In tanti si sono uniti in un coro di cordoglio nei confronti della famiglia della donna che si è spenta alle Scotte a Siena, dov’era ricoverata dopo che le sue condizioni si erano aggravate. Gli abitanti della frazione di Montorgiali, i suoi amici così come i suoi colleghi dell’ospedale e gli ex colleghi della rsa di Scansano aspettano di riabbracciarla un’ultima volta prima di dirle addio. 

Increduli, ancora, di aver visto spegnersi per sempre il suo bellissimo sorriso

I funerali saranno celebrati sabato 9 novembre alla chiesa del Cottolengo, prima dell’ultimo viaggio al cimitero di Istia d’Ombrone. 

 

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