GROSSETO. Due musicisti, legati da profonda amicizia e dalla stessa passione. Michele Scuffiotti e Alberto Guazzi erano questo. Anzi, erano molto di più: erano come fratelli, legati da un amore reciproco che nemmeno la morte potrà sciogliere.
Un vuoto incolmabile
Michele Scuffiotti, nei lunghi mesi in cui è rimasto all’ospedale, ha avuto vicino tantissime persone che non lo hanno lasciato nemmeno un minuto. I genitori, la compagna Rosaria, i musicisti. Alberto Guazzi lo ha sentito al telefono venerdì 4 marzo, la sera alle 21.30. «Abbiamo parlato dell’opportunità di partecipare a una festa in programma alla fine di aprile organizzata dal Comitato di via Roma – racconta – Me ne avevano parlato il pomeriggio e ho subito voluto aggiornare Michele. Per quella data certamente sarebbe stato fuori dall’ospedale».
Sabato mattina invece, per qualche secondo Alberto ha sentito il suo cuore fermarsi. «Questa notizia non avrebbe voluto sentirla nessuno», ripete.
Michele e Alberto sono stati i promotori di EdicolAcustica. L’idea era stata del quarantaduenne tastierista. «In quel periodo c’era Fiorello che faceva la sue edicola – ricorda Guazzi – e Michele ebbe quella folgorazione: trasformare il suo chiosco in un luogo dove organizzare concerti, dove far conoscere i musicisti. Eravamo due musicisti anche noi, con una grande passione: portammo lì i primi strumenti, io mi occupai degli impianti e così il progetto ebbe i primi vagiti».
EdicolAcustica, per Alberto e Michele è stata come un figlio. «C’è sempre stato un grande fermento intorno a quel progetto, perché Michele era un vulcano di idee – dice – Era adorabile, era una persona splendida che sapeva conquistare il cuore di tutti. E infatti, non c’è stato musicista che abbia detto di no alla richiesta di Michele».
Un progetto così importante da essere premiato dal Mibact, il Ministero dei beni culturali, che ha voluto patrocinare tutti gli eventi di Edicolacustica.
L’ultimo saluto al Santissimo crocifisso
I funerali di Michele Scuffiotti sono stati fissati lunedì 7 marzo alla chiesa del Santissimo Crocifisso, alla cittadella dello studente. Fino ad allora, la salma dell’edicolante e musicista resterà esposta all’obitorio del Misericordia dove dalle 17 di sabato 4 marzo, il via vai di amici è stato continuo.
Michele era amato da tutti: la sua EdicolAcustica aveva permesso ai musicisti, ai cantautori, di avere un palcoscenico speciale e di farsi conoscere da tantissime persone. «Nella nostra mente, vent’anni fa c’era l’idea di organizzare un premio per giovani cantautori – ricorda Guazzi – ma non abbiamo mai chiesto l’appoggio di nessuno, non abbiamo mai partecipato a bandi o cose simili. Quando Michele ha pensato al suo chiosco come a un palcoscenico, ha trovato il modo di fare un regalo a chi aveva la sua stessa passione, quella per la musica».
Michele e Alberto hanno scritto insieme una bellissima pagina di storia della nostra città. Una pagina che ha mostrato la complementarità di due uomini che hanno trasformato la loro amicizia in fratellanza.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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